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Le nobili decadute 3 : Ipswich Town

30 maggio 2011 2.370 views Nessun Commento

C’ è una società inglese che ha vissuto due epoche d’ oro, la seconda più lunga della prima, sotto la gestione di manager che successivamente sono passati alla guida della nazionale: l’ Ipswich Town.
Alla fine degli anni 50 i cosiddetti Tractor Boys vennero affidati alle cure di Alf Ramsey, futuro campione del mondo nel 1966, il quale in brevissimo tempo riportò la squadra dalla terza alla prima divisione. Di slancio la squadra riuscì addirittura a laurearsi campione d’ Inghilterra, l’ unico “scudetto” finora della storia dell’ Ipswich Town. Nel giro di poche stagioni la squadra, oltretutto lasciata da Ramsey, ripiombò in seconda divisione e chiuse questa sua avvincente quanto breve parentesi. All’ inizio degli anni 70, Bobby Robson assunse la guida della squadra. Furono raggiunti buoni piazzamenti in campionato e l’ acuto vincente in FA Cup nella stagione 77/78. L’ apice di questo secondo periodo d’ oro fu la conquista della Coppa Uefa nella stagione 80/81 dopo due avvincenti sfide contro gli olandesi dell’ AZ Alkmaar, 3-0 all’ andata e 2-4 al ritorno. In quella stessa stagione l’ Ipswich Town contese con un serrato testa a testa il campionato all’ Aston Villa arrivando alla piazza d’ onore, risultato bissato anche nell’ edizione successiva. La squadra poggiava su giocatori del calibro di Wark, Mariner, Muhren Thijssen, Butcher, tutti elementi che hanno disputato buone o buonissime carriere anche in seguito. Come spesso succede a queste realtà non proprio metropolitane, la squadra cominciò a perdere i suoi elementi più importanti, Bobby Robson passò alla guida della nazionale e la squadra se ne tornò in seconda divisione nel giro di poche stagioni. Negli anni a seguire, tornando in Premier League, ci fu un acuto con relativo piazzamento Uefa nel 2001 per poi scendere nuovamente e ristagnare in seconda divisione.
Solo il tempo potrà dire se la compagine di Portman Road potrà rinverdire quei fasti che in due periodi della propria storia l’ hanno vista fra le grandi d’ Inghilterra e protagonista in Europa.

Articolo di Stefano Pieralli

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