(A cura di Luca Onorato) Dopo la scorpacciata di gol di domenica scorsa contro la matricola Gubbio, i blucerchiati erano attesi da un test molto probante, contro quell’Empoli che meno di un mese fa ha estromesso l’undici di Atzori dalla Coppa Italia. In più al “Castellani” si giocava dopo che quasi tutto il programma della giornata si era concluso due giorni prima, con Padova e Brescia sugli scudi a quota 10 e Pescara e Sassuolo a seguire due lunghezze sotto. Non che la vittoria fosse un obbligo, ma era fondamentale dare un segnale importante alla concorrenza, e così è stato. La Samp vista a Empoli, con l’innesto di Pasquale Foggia nell’inedito 4-4-2 presentato da Atzori, ha confermato la potenza incredibile del suo reparto offensivo, con Pozzi e Bertani a segno nel 3-1 finale. E siamo a quota 4 centri a testa per i due attaccanti, dei quali uno, Pozzi, ad agosto sul piede di partenza, e ora, con buona pace di Piovaccari, sugli scudi e finalmente al centro del progetto di rinascita sampdoriano. E con la creatività di Foggia il tasso tecnico si alza considerevolmete, per una squadra che sulla carta farebbe anche una onorevolissima figura anche nella massima serie. Ulteriore componente importante,che alla lunga può portare punti in aggiunta, il fatto di disporre di un estremo difensore di sicuro affidamento come Romero, autore di due strepitose parate su Buscè e Saponara che avrebbero riequilibrato una gara fin lì dominata dalla Samp. Sabato nel test col Grosseto, appaiato ai blucerchiati a quota 8, se la dovrà vedere con lo spauracchio Sforzini, fralaltro vicino all’approdo a Genova, giusto per dare ulteriore conferma delle sue qualità, emerse nell’ultima Copa America. Fin qui le note liete, ma il blackout sul 2-0 dopo una mezz’ora spettacolare lascia ancora perplessi; il gol di Ciccio Tavano ha creato qualche crepa nel castello di sicurezze costruito fin lì dai giocatori della Samp, a conferma che i blucerchiati devono imparare a reagire senza perdere concentrazione e fiducia nei propri mezzi, soprattutto dietro dove nella fase finale del primo tempo gli errori si sono sprecati. Lascia un po’ dubbiosi l’utilità di Volta come laterale destro nella difesa a 4, con Regini e Saponara (da tenere d’occhio…) che a più riprese lo hanno preso d’infilata, anche perchè su quella fascia si era creata un’autostrada a causa della scarsissima propensione di Foggia a coprire. Bene Obiang, anche se in fase di appoggio deve essere meno presuntuoso; talvolta rinunciava alla giocata semplice per quella a spaccare la difesa, ma non avendo i piedi di Xavi è meglio lasciar perdere, ma è giovane e le potenzialità sono ormai evidenti per l’ex prodotto del vivaio dell’Atletico Madrid. Un appunto infine per Piovaccari, seduto malinconicamente in panchina e autore dell’errore dal dischetto che avrebbe potuto rendere più rotondo il successo della Samp; gli attriti con Atzori, susseguenti alla conferma di Pozzi, sono sulla bocca di tutti, e questo potrebbe essere un problema per il tecnico blucerchiato, alle prese con un organico eccessivo per quantità e che nel prossimo mercato di Gennaio necessita di essere un attimo sfoltito. Sia l’ex bomber del Cittadella che Big Mac sembrano gli indiziati numero uno per lasciare Bogliasco anzitempo, staremo a vedere.