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Argentina: River, un settembre tormentato

26 settembre 2011 1.339 views Nessun Commento

di Andrea Ciprandi

L’ultimo mese ha rappresentato il purgatorio che tutti avevano prospettato per il River alla sua prima esperienza in una dimensione che storicamente non gli appartiene, la B. E’ questa però una realtà che proprio la storia recente sta insegnando che può toccare a tutti indistintamente: si pensi allo scenario della Primera Division con San Lorenzo, Velez, Estudiantes e l’Independiente da poco nelle mani di Ramon Diaz alle prese con un’attualità difficile e, chi più chi meno, prospettive analoghe a quelle che l’anno scorso di questi tempi aveva proprio la Banda.

Dopo un agosto alla grande, conclusosi con un percorso netto e il conseguente primo posto in classifica, il gioco del River si è involuto e alcuni deludenti, striminziti risultati ne sono stati l’inevitabile conseguenza. Vuoi per le partite interne giocate su campo praticamente neutro, prima il Ducò e poi il Nuevo Gasometro, comunque mai lo squalificato Monumental, vuoi per l’aggravante dell’assenza del pubblico negli stessi impegni casalinghi in seguito alle ormai note sanzioni decise dalla Federazione, complice l’amalgama del gruppo ragionevolmente non ancora trovato e i primi infortuni, Almeyda e i suoi si erano impantanati: tre pareggi e addio primato. Poi, quest’ultimo sabato, la provvisoria riconquista della vetta grazie all’agognato ritorno alla vittoria in occasione della riapertura ai tifosi nelle gare interne e del contemporaneo schiramento dall’inizio di Funes Mori.

Il recupero del Mellizo è certamente la notizia del momento. E’ andato di nuovo in gol – dopo che col Defensa y Justicia aveva evitato la prima sconfitta stagionale realizzando una rete allo scadere – e pare ritrovato, definitivamente rimessosi dall’infortunio. Oltretutto non avrebbe potuto trovare momento migliore per fare il suo grande rientro dato che era necessario che qualcuno prendesse il posto dell’acciaccato Cavenaghi.

Proprio dal Torito, a proposito, nelle ultime settimane erano finalmente arrivati segnali di vitalità più concreti della costante partecipazione alla manovra: i suoi primi due gol dal romantico ritorno alla base, cui va aggiunto uno sfortunato palo, non erano però mai coincisi a un’affermazione del River. Contemporaneamente, anche Alejandro Dominguez e Carlos Sanchez, i due principali punti di riferimento dell’inizio stagione, avevano perso continuità. Per giunta Almeyda, che ad agosto era riuscito a schierare sempre la stessa formazione di partenza coi vantaggi che questo comporta, ha dovuto rimediare a infortuni e squalifiche alterando la formula perfetta trovata e utilizzata nelle prime tre uscite.

Ecco allora che in settembre si sono affacciati alla ribalta i vari Vella, Ferrero, Ledesma, Affranchino e Cirigliano. In quanto ai principali altri protagonisti, già detto delle prestazioni improvvisamente altalenanti del Chori e di Sanchez, la giovanissima stella di turno che ha recentemente iniziato a brillare nell’universo ‘millonario’ come succede ogni anno, vale a dire Ocampos, continua a dominare la fascia sinistra e, gol o non gol, a meritarsi i gradi di titolare. Tutto sommato bene anche Juan Manuel Diaz, che pur commettendo ancora parecchie ingenuità (vedi il fallo da rigore fatto contro il Gimnasia La Plata) dà sempre l’anima e le due reti già messe in cascina ne sono la dimostrazione. A proposito del citato rigore, il portierino Chichizola, respingendolo, ha ripagato la fiducia ormai incondizionata che il tecnico ha riposto in lui relegando contemporaneamente il più esperto Vega al ruolo di secondo. E con riguardo alla difesa, per concludere, il futuro rientro di Abecassis non potrà che comportare il recupero dell’elemento necessario a rendere questo delicato reparto nuovamente come deve: compatto o propositivo a seconda delle esigenze.

Un’ultima, importante osservazione: dopo due mesi di attività, il River è comunque una delle tre sole squadre fra le 61 che partecipano alle prime tre serie professionistiche argentine a essere ancora imbattute. Le altre sono Boca e Racing, a oggi le due principali candidate al trono di Primera Division come il River lo è della propria categoria. Che la neonata Copa Argentina possa un giorno non troppo lontano metterle una di fronte all’altra permettendoci di decretare attraverso un confronto diretto chi è il numero uno? La prospettiva è quanto mai allettante, bella quanto le nuove e fiammanti maglie di ispirazione storica lanciate nel corso di questo ottobre altrimenti abbastanza smorto per celebrare il 110° anniversario di vita della Banda.

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