Serie B: Martinelli gela Marassi… e Atzori prepara i bagagli
(A cura di Luca Onorato) Ormai era solo questione di tempo… le parole di Sensibile due settimane fa, dopo la vittoria contro il Crotone (ottenuta più col cuore che col gioco…), suonavano ormai come una vera e propria ammissione di colpa. Signorilmente, il ds blucerchiato, senza nominarlo direttamente, ha posto l’accento sulla scelta del tecnico, Atzori appunto, una scelta che evidentemente non può non essere stata condizionante in questi prime 15 giornate di campionato, con una Samp in grado di vincere solo 5 partite (di cui solo 2 in casa…), risultando alla fine della fiera settima, alle spalle del Verona, lanciatissimo in zona playoff. Vale a dire: fuori dai giochi promozione… CLAMOROSO!!! Già il pareggio a reti bianche contro il tremebondo Brescia di Scienza (1 solo punto in 7 partite, peraltro conseguito contro Palombo e co.) non aveva convinto la critica, con una gara giocata in maniera mediocre, soprattutto sul piano dell’atteggiamento, fattore sul quale si è puntualizzato a lungo in questo periodo. Dopo la prestazione del “Rigamonti” si è pronunciato anche il vice – presidente Riccardo Garrone, ammonendo la squadra e quasi minacciando una sorta di repulisti in caso di mancato raggiungimento della massima serie a fine stagione. E’ la prima volta che la dirigenza blucerchiata si è espressa con toni così fermi dall’inizio della stagione.
Per Atzori la gara col Vicenza quindi era davvero l’ultima occasione per stringere di più i bulloni ormai allentati della sua traballante panchina. E proprio contro i biancorossi di Gigi Cagni, l’ex tecnico di Catania e Reggina ha confermato di non essere in grado di saper sostenere lo stress e le pressioni derivanti dal guidare una squadra di rango, seppur decaduto, come la Samp.
Certo, l’estremo difensore veneto Fortin è risultato il migliore in campo, i blucerchiati possono recriminare qualcosa in termini di occasioni (vedi traversa di Maccarone), al termine, volendo, di una partita di certo non mal giocata in termini di intensità e e generosità; ma di gioco, identità sconosciuta da un anno a questa parte, nemmeno l’ombra… E dopo il gol di Martinelli, che ha gelato Marassi, il buio, con undici giocatori in preda alle solite paure… E a fine gara, impietosi i fischi di una gradinata Sud che meriterebbe ben altro spettacolo…
E ora scatta il toto allenatore. Tre le opzioni al vaglio della dirigenza:
1. Gigi Delneri - di certo la soluzione più romantica e più gradita alla piazza. Occorre discutere con la Juve, alla quale non dispiacerebbe di certo privarsi dell’oneroso ingaggio del tecnico friulano (1.5 mln di euro). Proprio l’ingaggio appare lo scoglio da sormontare, con un monte ingaggi già oneroso per essere in Serie B, e una rosa da sfoltire assolutamente a gennaio (cosa non facile, dato che più di un giocatore ormai ai margini non ha molto mercato…).
2. Roberto Donadoni - occorre discutere col Cagliari, società dalla quale si è separato in maniera piuttosto brutta e inattesa a inizio stagione, per far posto a Ficcadenti. Proprio in Sardegna si è rivalutato dopo i fiaschi alla guida della Nazionale e del Napoli, ma alla prova di una grande (e caldissima in queste settimane…) piazza suscita più di un dubbio.
3. Giuseppe Iachini - forse il più papabile. Gli ultimi rumors parlano di un incontro questo pomeriggio fra lui e la dirigenza a Genova. Si è già fatto il suo nome nel recente passato (era, guardacaso, presente al Bentegodi durante Verona-Samp…), e la sua esperienza nella categoria, con due promozioni all’attivo, unita ad una certa durezza caratteriale, potrebbero risultare armi a suo favore nella scelta del tecnico che dovrà far uscire la Samp da una situazione assolutamente difficile.