Home » Calcio Italiano / Calcio Internazionale

Champions League: L’analisi post Napoli-Manchester City 2-1

23 novembre 2011 2.996 views Nessun Commento

(A cura di Mario Cosenza) Spesso, travolti dalle furiose polemiche nostrane, dagli spasmi del calcio moderno, dalla follia di calendari al limite del possibile, dimentichiamo il motivo per cui milioni di persone vivono e palpitano per un pallone che rotola. Semplicemente,com’è semplice l’amore, perché  il calcio è lo sport più bello del mondo , l’ unico sport in cui due più due non sempre fa quattro, in cui le sfide Davide contro Golia non sono sempre a favore dei giganti bruti, in cui i milioni fanno si la differenza ,ma spesso trovano qualcosa che vale di più: l’orgoglio e l’onore, per esempio. Questa è forse  la spiegazione meno superficiale per Napoli -Manchester City.  La Mazzarri-band contro l’armata arabo-inglese di Mancini, la controllata(per alcuni troppo) gestione societaria napoletana, contro le  possibilità economica dello sceicco Mansour, improbabili alle nostre latitudini: un confronto sulla carta quantomeno improbabile.

Con una partita tutta cuore,polmoni e intelligenza  però il Napoli ha piegato nell’inferno del San Paolo la squadra inglese,in maniera più netta di quanto non dica il risultato. È allora ancora possibile un calcio diverso, in cui l’intelligenza e la sagacia di un progetto tecnico lottano ad armi pari contro le folli aperture di portafoglio di personaggi venuti dal nulla? Nelle singole partite,grandezza del calcio,ancora si. Nessuno mette in dubbio la compattezza  e l’estrosità degli inglesi, candidati a vincere per distacco la Premier League,dove hanno inflitto batoste storiche ai cugini cittadini e in cui macinano punti e prestazioni grandiose;ringraziamo però squadre come il Napoli se il calcio è ancora la macchina ispira sogni che ci faceva sospirare da bambini.

Poi ci ricordiamo che si, esistono ancora l’italianissimo integralismo tattico, l’atletismo sfrenato,i contratti faraonici,gli impegni pubblicitari, i dibattiti,i ricorsi,gli esposti,i contorni poco nitidi dell’industria pallonara; ma vogliamo mettere tutto questo, con i 90 minuti più democratici che esistano?

Commenti chiusi.