Serie A: è una Juve imbattibile! Grande Napoli, ma non basta. 3-3 show al San Paolo
(di Alessio Nardo) Non c’è niente da fare, la Juve non si batte. Il Napoli è andato ad un passo dall’impresa nel recupero dell’undicesimo turno del campionato di Serie A. Il solito San Paolo vibrante, la consueta carica agonistica della platea e due squadre feroci e combattive, disposte a giocarsi partita e credibilità. Ne è nato uno spettacolo intenso: 3-3 il risultato finale. Gli eroi della serata? Da una parte Pandev, (finalmente) degno sostituto di Cavani, e Simone Pepe, autore del pareggio definitivo.
Il tema del pregara sono le defezioni. Non c’è il Matador tra i partenopei, e in teoria è un bel guaio visto il deludente rendimento di Pandev in quest’inizio di stagione. A Conte, del resto, manca Marchisio, forse il miglior giocatore del campionato in corso. Mazzarri non stravolge nulla e piazza in campo il solito 3-4-2-1 con Lavezzi e Hamsik a supporto del macedone e Zuniga a sinistra a far le veci di Dossena. La Juve invece cambia: stop al 4-3-3, dentro un mix tra 4-2-4 e 4-2-3-1 con Vucinic ed Estigarribia ad agire sugli esterni e Pepe a far da raccordo tra la mediana e la punta centrale, Matri. Si parte e il Napoli va forte. Al 14′ Lavezzi entra in area “di prepotenza” dalla sinistra e viene travolto da Pirlo, per l’arbitro Tagliavento è calcio di rigore. Dagli undici metri Hamsik non sbaglia: palo-gol ed esultanza pirotecnica. Dopo qualche secondo, lo slovacco si accorge della decisione del fischietto ternano: rigore da ripetere. Destraccio di frustrazione alto sopra la traversa. Si salva la Juve, sembra l’ennesima conferma del periodo d’oro. Hamsik, tuttavia, conserva il dente avvelenato e si riscatta al 23′. Sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, Maggio e Bonucci vanno in contrasto. La palla sgattaiola nell’area piccola e Marekiaro in tuffo di testa batte Buffon. Viene giù il San Paolo, è un grande Napoli. Pirlo e soci vanno costantemente in difficoltà sul pressing avversario. Al 40′ rimpallo fortunoso al limte dell’area, sfera tra i piedi di Pandev che da posizione defilata brucia il diretto marcatore e realizza sul secondo palo. Si va al riposo sul 2-0, Conte rientra negli spogliatoi sconsolato.
E’ pensieroso il condottiero bianconero. Sa che le cose non stanno andando, che qualcosa deve cambiare. E difatti, ad inizio ripresa, è subito Juve. Ottima progressione di Vidal, assist filtrante per Matri (favorito dal “velo” di Vucinic) e conclusione precisa del centravanti ex Cagliari. Si riapre tutto, gli ospiti acquisiscono il controllo del match. Il Napoli, da grande squadra, si compatta e non concede grandissime chance ai rivali. Al 68′ ecco la nuova illusione azzurra: Pandev riceve palla in area spalle alla porta, controlla, si gira e trafigge ancora Buffon. E’ la serata del macedone, sembra l’ennesima serata da sogno per il Napoli. Ma la Juve è semplicemente “infinita”. Il cronometro recita 72′ ed Estigarribia approfitta di un traversone dalla destra per controllare e battere De Sanctis. 2-3, tutti riaperto, di nuovo. Il definitivo sussulto arriva al 79′ ed è un amalgama tra fortuna e capolavoro. Protagonista Simone Pepe, goleador già sabato sera all’Olimpico, che asfalta centralmente in progressione la difesa partenopea e col destro appoggia all’angolino. Nulla da fare per De Sanctis, San Paolo dalla gloria all’incredulità. Ultimi dieci giri di lancette intensi, seppur privi di ulteriori pallegol. E’ un 3-3 denso di rimpianti per il Napoli, dal sapore dolcissimo per la Juve.
Pensavo di aver visto una bella partita tra due quadre combattive, purtroppo, però, ancora una volta c’è la malafede degli arbitri a favore della Juve.
Si era intuito subito dal rigore fatto ripetere, dal fallo di Pepe su Maggio non visto in occasione del 3-2 e dalla mancata espulsione di Lichtsteiner per doppia ammonizione dopo i continui falli su Zuniga. Ci risiamo, è tornata la ”rubentus”!!!