Serie B: Sampdoria, nuovo tecnico… vecchi problemi
(A cura di Luca Onorato) Sono passate ormai due settimane dal giorno in cui sulla panchina più bollente della Serie B, quella della Sampdoria, Giuseppe Iachini ha preso il posto di un Atzori ormai allo sbando e totalmente sfiduciato, in primis dallo staff dirigenziale.
Oggettivamente era quantomeno necessaria un’inversione di rotta dopo un trend così negativo di risultati e prestazioni che senza dubbio hanno minato la fiducia di tutto l’ambiente per il tecnico di Collepardo; in primis Pasquale Sensibile, che dopo averlo difeso per settimane, col passare delle partite si è reso conto che la sua scelta di assegnare la panchina della Samp all’ex tecnico della Reggina non ha sortito gli effetti sperati.
Adesso la patata bollente passa nelle mani sicuramente più esperte di Beppe Iachini, ma già dalle prime prestazioni si può tranquillamente evincere che per l’ex tecnico del Brescia il lavoro sarà durissimo. Soprattutto, a livello mentale, la Samp pare ricadere nei soliti vizi, figli di una certa scarsa adattabilità alla realtà della cadetteria; nelle prime due uscite, infatti, si è assistito a due prestazioni pressochè identiche, con una Samp buona, persino ottima nei primi tempi, per poi non chiudere la partita nella ripresa e facendosi infilare nei minuti finali. Sia col Bari che col Modena quindi sono state gettate al vento due ottime opportunità per risalire la china in una classifica che adesso la vede relegata addirittura all’ottavo posto, scavalcata dall’ottimo Varese, a quattro lunghezze dalla zona playoff occupata dalla Reggina.
E proprio nello stretto i blucerchiati sono attesi il prossimo sabato ad un match per cuori forti, su un terreno difficilissimo; lì la Samp deve tirare fuori i cossiddetti attributi, anche perchè perdere ulteriore terreno in questo frangente, sarebbe davvero delittuoso.
Di sicuro Iachini dovrà fare a meno di Castellini, alle prese con noie muscolari, quindi sulla sinistra probabilmente verrà proposto Costa, nel suo ruolo naturale.
Convincente la linea a tre dell’attacco blucerchiato, che nelle ultime tre partite ha visto un Foggia più in palla, e meno confinato sulla fascia; l’intesa con Pozzi e Bertani nell’ultimo impegno col Modena, ha prodotto diversi pericoli alla porta di Caglioni, fra cui una traversa dello stesso Bertani, a conferma che quando la Samp impone il suo gioco fa davvero paura. Aggiungiamoci anche il palo di Gastaldello, e abbiamo un’idea dell’ottimo primo tempo giocato contro i canarini. I dubbi riguardano il centrocampo, che nella versione a tre non ha finora molto convinto, con un Palombo lontano parente del gladiatore che siamo abituati a vedere. Gli stessi Bentivoglio e Dessena danno l’idea di non aver trovato ancora la loro collocazione in campo. In particolar modo l’ex giocatore di Chievo e Bari, quotatissimo a inizio stagione, seppur a segno sabato, ha manifestato finora i suoi limiti congeniti, tipici di un giocatore dotato di buon tocco di palla ma che attende sempre quella frazione di secondo in più per smistarla. E Dessena, oggettivamente, per alimentare il gioco non appare francamente il giocatore più adatto. Tornando al match di sabato, sicuramente l‘ex Pasquale Foggia sarà l’osservato speciale al Granillo (come del resto Costa…), e Breda non vorrà farsi scappare l’occasione di dare un’ulteriore mazzata alle speranze di rimonta dei blucerchiati. Di sicuro sarà un incontro nel quale la qualità non mancherà, anche perchè anche gli amaranto ( fra cui spicca l’ex Bonazzoli…) possiedono elementi in grado di far saltare il banco con una giocata, vedi Missiroli e il sempre più promettente Ragusa.