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Champions League, i verdetti: il calcio italiano torna protagonista; Inghilterra e Spagna dimezzate; belle favole e conti che non tornano.

7 dicembre 2011 1.368 views Un Commento

(di Michele Pavese)
3 su 3. Non è la statistica dei tiri liberi di un giocatore di basket qualsiasi: è il dato esaltante che ci consegna il resoconto finale dei gironi della Champions League. Le nostre formazioni sono tutte promosse agli ottavi, più o meno con il massimo dei voti. Le differenze ovviamente risiedono nella diversa difficoltà del gruppo che si trovavano ad affrontare, per le squadre che vi erano inserite.
Merita un bel 10 il Napoli. La squadra di Mazzarri, inserita nel girone terribile, quello con il Bayern Monaco, il Villarreal e il Manchester City, è riuscita nell’impresa: non ha fallito l’appuntamento con la storia, rendendo vano il disperato tentativo di contro-sorpasso degli uomini del Mancio. Ha vinto e convinto ancora una volta, dimostrando una padronanza da grande squadra nel gestire le situazioni più delicate.
I partenopei hanno costruito il successo nelle partite casalinghe, come da previsione, anche se alla fine il punto decisivo è stato quello conquistato proprio nella gara d’esordio in Inghilterra.
Passano anche le 2 milanesi, che meritano entrambe un 8, per motivi differenti: i rossoneri sono stati impegnati in un raggruppamento semplice, in cui però si sono dovuti giocare il primato con il Barcellona. Dalla doppia sfida con i blaugrana, la banda di Allegri è uscita sicuramente rafforzata e convinta di potersi giocare proprie possibilità con tutti, anche in un futuro prossimo, sebbene la differenza sul piano dell’intensità di gioco sia emersa in entrambi i match.
Il merito dell’Inter, invece, è quello di aver colto la qualificazione in anticipo, con un primato che si spera possa dare vantaggi nel sorteggio. Ma sono preoccupanti il rendimento e la qualità espressi contro avversari non di primissimo rango.
In ogni caso, c’è da andar fieri dell’en-plein. Se pensiamo che l’Inghilterra ha perso i 2 rappresentanti più accreditati, ovvero le 2 squadre di Manchester, che la Germania ha perso i campioni in carica del Borussia Dortmund, e che la Spagna ha portato avanti solo Real e Barcellona, questo risultato diventa un grandissimo schiaffo nei confronti di chi ci dava per finiti, in declino, e di chi si è permesso di deriderci negli ultimi anni.
Vanno fuori sorprendentemente anche il Porto e il Valencia, sicuramente favorite all’inizio rispetto ad Apoel Nicosia e Bayer Leverkusen. Proprio i ciprioti sono la sorpresa più lieta di questa prima fase. Clamoroso l’epilogo del gruppo del Real Madrid: l’Ajax viene travolto in casa dalla squadra di Mourinho, mentre il Lione coglie un incredibile 1-7 a Zagabria. A parità di scontri diretti, la differenza reti che fino alle 20.45 premiava nettamente i lancieri, dopo l’ultimo turno recita il clamoroso sorpasso da parte dei francesi. Inevitabili gli strascichi polemici.
Per lo United questo è sicuramente un anno di transizione, anche se non era prevedibile un’eliminazione in un gruppo con Basilea e Benfica; il City, invece, saprà sicuramente rifarsi in Europa League (che a questo punto diventa un torneo di altissimo spessore tecnico), dove diventa favorito d’obbligo, e l’anno prossimo tornerà nella massima competizione continentale più agguerrito e soprattutto più esperto, vista l’età media piuttosto bassa dei titolari. Il futuro è sicuramente dalla loro parte.
Ma oggi lasciateci godere, e sfoggiare un po’ di campanilismo: saremo la Nazione più rappresentata negli ottavi di finale, come non accadeva da un bel po’ di tempo.

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