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Il Cagliari gioca, il Milan segna: ecco la differenza! Vittoria facile per i rossoneri al Sant’Elia, tutto su Cagliari-Milan.

20 dicembre 2011 1.182 views Nessun Commento

(A cura di Luca Taiuti) Nel recupero della prima giornata di Serie A il Milan, obbligato a vincere per rispondere alla Juventus ed assicurarsi la vetta della classifica almeno per stasera (in attessa del match di domani Udinese-Juventus delle ore 18 ndr) affronta un Cagliari che in casa non vince dal 17 settembre; Cagliari spregiudicato, è l’idea di stasera di Ballardini che schiera in campo contemporaneamente Cossu, Thiago Ribeiro, Ibarbo e Larrivey. Allegri dal canto suo sceglie Robinho bocciando ancora una volta Pato e rilanciando dal primo minuto anche Taiwo, fino a qualche giorno fa considerato un sicuro partente a gennaio.

LE FORMAZIONI:
CAGLIARI (4-3-3): Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Thiago Ribeiro, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Larrivey, Ibarbo
A disposizione: Avramov, Perico, Gozzi, Dametto, Murru, Cappelini, Rui Sampaio
Allenatore: Ballardini

MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Bonera, Mexes, T. Silva, Taiwo; Aquilani, Ambrosini, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Robinho
A disposizione: Amelia, Zambrotta, Antonini, Van Bommel, Seedorf, El Shaarawy, Pato
Allenatore: Allegri

Arbitro: Orsato

PRIMO TEMPO.
Parte benissimo il Cagliari che già al primo minuto dopo un buon possesso palla in un’azione stile-Barcellona si propone con un taglio in area di Thiago Ribeiro che spedisce il pallone sul palo esterno. Il Milan risponde subito: al ‘3 Ibrahimovic passa un filtrante per Robinho che brucia sul tempo l’uscita di Agazzi e mette in mezzo un pallone che trova la devizione di Pisano; il replay chiarisce che non si tratta del 7° gol di Nocerino, determinante comunque la sua pressione sul difensore dei sardi. Al ‘9 in contropiede Ibarbo crossa una palla che rimbalza su Thiago Ribeiro. La propensione offensiva dei padroni di casa offre al Milan molti spazi. Al ‘13 buon tiro dalla distanza di Ekdal, respinge Abbiati. Il Cagliari gioca soprattutto con Cossu, Thiago Ribeiro e Ibarbo, uomini chiave della fase offensiva dei sardi, ma non trova mai l’ultimo passaggio che gli permetta di andare in rete. Dall’altra parte la difesa rossonera, soprattutto con la solidità dei centrali Mexes e Thiago Silva, non da adito agli avversari di colpire. Intanto piove sempre più forte sul Sant’Elia. Al ‘38 buon cross di Cossu che la mette in mezzo per Larrivey, il quale di testa spedisce fuori.

SECONDO TEMPO.
Nella ripresa il copione è sempre lo stesso: gioca il Cagliari. Al ‘49 Aquilani in area finta di tirare col destro rientra e tira di sinistro, brillante la risposta di Agazzi. Al ‘52 Thiago Ribeiro appoggia un cross morbido per Ibarbo che non imprime forza al pallone, parata sicura di Abbiati. Al ‘57 Ibra fa il fenomeno: colpetto per Robinho che dribla il portiere e spara alto invece che servire in mezzo Boateng. Al ‘58 la conclusione violenta di Naingolan trova l’intervento sicuro di Abbiati. Al’59 in pochissimo spazio Ibrahimovic triangola con Robinho e con un colpo sotto con la sua gambona destra beffa l’uscita di Agazzi e insacca il 2-0 per i suoi! Il numero 11 dei diavoli rossoneri raggiunge dunque Denis a quota 11 nella classifica-marcatori, un gol ogni 100 minuti per lui. Al ‘79 contropiede rossonero: Pato-Ibrahimovic-Pato, esce Agazzi non permettendo al brasiliano di colpire. Finisce così un match senza grandi emozioni.

LE PAGELLE:
CAGLIARI:
Agazzi 5,5: qualche buon intervento, ma pesa tantissimo l’errore dell’uscita in occasione del primo gol.
Pisano 5,5: soffre in alcune situazioni e viene schierato in un ruolo non suo nel secondo tempo al centro della difesa ( dal ‘78 Gozzi s.v. ).
Canini 5,5: su Ibra può poco e nulla, sono pochi al mondo quelli che possono.
Ariaudo 5: prestazione sotto tono per il talentuoso centrale.
Ekdal 5,5: discreta fase offensiva, con un tiro dalla distanza, e nulla fase difensiva ( dal ‘78 Rui Sampaio s.v. ).
Naingolan 7: il migliore dei suoi, gioca da solo, tira, smista palloni e si guadagna gli applausi del suo stadio. Merita una lode particolare.
Thiago Ribeiro 6: tiro e gioco, discreta gara per lui.
Cossu 6,5: in un ruolo non suo, spesso schierato interno in un centrocampo a tre, gioca bene. Trova meno inserimenti del solito.
Ibarbo 5,5: bene nella fase atletica, meno in quella tecnica può poco contri i centrali rossoneri.
Larrivey 4,5: non è da Serie A. Non riesce mai a far reparto e non è la prima volta che si trova nella condizione di essere duramente criticato.

All Ballardini 5,5: spregiudicato il suo Cagliari, ma inattento e inconsistente in molte situazioni, lascia agli avversari molti spazi. Non ha punte da schierare, il che dovrebbe far riflettere il presidente Cellino in vista del mercato di riparazione.

MILAN:
Abbiati 6: poche volte chiamato in causa complice una solida difesa.
Bonera 6: partita sufficiente per un giocatore polivalente, stavolta schierato come terzino.
Mexes 6: non è quello dei tempi migliori romani, qualche incertezza, tuttavia buono il feeling trovato col compagno di reparto.
Thiago Silva 7,5: praticamente perfetto: fisicità, velocità e precisione.
Taiwo 6: bene in difesa, non spinge mai in avanti.
Aquilani 6: graziato al ‘23, sempre duro su ogni intervento, troppo falloso a volta, si propone anche con una conclusione.
Ambrosini 6: buona gara e pochi errori per lui. Ha ritrovato la forma giusta ( dall’84 Van Bommel s.v. ).
Nocerino 6,5: grandissimo momento di forma. Suo per metà il primo gol, tanto cuore e sacrificio.
Boateng 6: stenta a brillare stasera, ma il suo contributo è sempre funzionale alla vittoria dei suoi, insostituibile.
Ibrahimovic 7,5 IL MIGLIORE: da fermo riesce a proporre palloni d’oro per i compagni, quando mette lo sprint non ce n’è per nessuno.
Robinho 6,5: dribling asfissianti i suoi. Bene in occasione dell’assist del primo gol, dimostra una scarsa affinità con la rete ed un pizzico di egoismo in un’occasione nel secondo tempo ( dal ‘70 Pato 6: il papero rossonero è in difficoltà; tenta una conclusione e dimostra per l’ennesima volta poca intesa con Ibrahimovic ).

All Allegri 6: il suo Milan è cinico. Deludente prestazione ma 3 punti d’oro per la vetta della classifica. I suoi non devono sudare, sembrano allenarsi più che giocare una partita di calcio questa sera.

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