(di Antonio Cupparo) Con il pareggio nello scontro diretto delle 18 tra Udinese e Juventus voleva dire solo una cosa: la Lazio aveva un’occasione più unica che rara di avvicinarsi ulteriormente alla vetta, e all’Olimpico arrivava il Chievo, certo una squadra ostica, ma naturalmente inferiore ai biancocelesti. Come è finita? 0-5…..pardon 0-0!!! Si, doveva finire proprio con quel risultato questo match, che la Lazio non ha proprio giocato, praticamente zer0 tiri nello specchio, con Sorrentino che con quel freddo che c’era dovrà chiedere i danni fisici per essere stato fermo 90 minuti davanti alla sua porta, con un unico intervento che è stato quello di uscire su un cross, dove  involontariamente ha colpit0 un suo compagno di squadra. Incredibile come gli uomini di Reja siano riusciti a guadagnare un misero calcio d’angolo al 60′ minuto, ripeto al “sessantesimo” minuto!!! Chi scrive adesso oltre che un redattore questa sera parla anche un poco da tifoso, perchè praticamente mi viene impossibile creare una cronaca di una partita giocata al contrario di quella che doveva essere: il Chievo sembrava il Barcellona, Bradley sembrava Xavi, Luciano sembrava Daniel Alves. Insomma una cosa surreale, e che personalmente non vorrei essere nei panni di Di Carlo questa sera, visto che la sua squadra è riuscita a sbagliare la bellezza di 6 o 7 nitidissime palle gol, oltre ad altrettanti contropiedi. Il merito è stato anche di Bizzarri (udite udite!!) si proprio lui, il portiere argentino che dovrà per un’altro pò sostituire l’infortunato Marchetti. Fatto sta che l’ex “keeper” del Real, questa sera è stato senza ombra di dubbio (non era poi cosi difficile) il migliore dei biancocelesti, salvando l’impossibile: già al 5′ è dovuto uscire a valanga su Paloschi a due metri dalla porta, alla mezz’ora è stato straordinario sul tiro di Pellissier, ma sopratutto è stato superbo e reattivo a volare in cielo sul colpo di testa perentorio di Cesar. Pochi minuti dopo, il portierone argentino ha chiuso lo specchio a Luciano lanciatosi verso la porta, dopo aver tagliato come un burro, l’imbarazzante centrocampo biancoceleste. Nel secondo tempo Bizzarri ha avuto il tempo di salvare su Thereau praticamente su un rigore in movimento. La Lazio?? chi si può salvare in questa serata oltre Bizzarri? forse Lulic, l’ultimo ad arrendersi, e l’unico che ha creato un tiro in porta uscito di un metro e mezzo. Quando c’è da bocciare tutti, in questi casi si usa calare un velo pietoso: il primo va sicuramente a Djbril “leone nero” Cissè che stasera (ma non solo) è sembrato più che altro un gattino da salotto. Il secondo velo va senz’altro attribuito a Hernanes che sembrava vagare per il campo, non riuscendo a fare un passaggio di prima, e accanirsi nella solita finta destro-sinistro che ormai pure i pulcini sanno che fa. Insomma una serataccia per la Lazio, che alla fine porta a casa un punticino che sa di miracolo, e che con la sosta che “forse” riuscirà a far rifiatare qualcuno, in attesa del prossimo impegno di gennaio col Siena. Reja ai microfoni di fine partita ha dichiarato che la squadra era stanca e che gli impegni europei hanno influito sulle prestazioni. Può darsi, ma mi risulta che pure l’Udinese gioca in Europa League, pure il Napoli che seppur a corrente alternata, insieme a Milan e Inter gioca la Champions. Mah…forse urgono uno, due ritocchi pesanti sopratutto a metà campo, e forse anche uno li davanti, che dia fiato ad un Klose che sta reggendo il reparto da solo. Intanto Inter, Roma e Napoli sono li che recuperano punti.