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Serie A, Milan-Juventus 1-1: bianconeri infiniti, Matri riacciuffa Nocerino. Ma quanti errori arbitrali…

25 febbraio 2012 1.165 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) Chi s’aspettava una serata “caliente”, certamente, non è rimasto deluso. Milan-Juventus è stato un concentrato di emozioni allo stato puro, col Diavolo illusosi troppo presto d’aver interrotto l’imponente striscia d’imbattibilità juventina, grazie al gol di Nocerino al 15′. Bianconeri in affanno per più di un’ora, capaci di rialzarsi con la forza dei nervi e della grinta, e di pareggiare a 7′ dalla fine con una sublime prodezza di Alessandro Matri. Serata contraddistinta da molteplici nefandezze arbitrali e conseguente nervosismo su entrambe le sponde.

Senza Ibra e Boateng, Allegri s’affida in avvio al tandem offensivo Robinho-Pato con Emanuelson a supporto. Muntari trova spazio in mediana, Mexés fa coppia con Thiago Silva al centro della difesa. Nella Juve, Conte conferma il 3-5-2 puntando sulla verve di Lichtsteiner ed Estigarribia ai lati. Sorprese in attacco: fuori Vucinic e Matri, dentro dal 1′ Quagliarella e Borriello. Il Diavolo, per una sera, vuol fare la Juve. E’ questo l’intento di Allegri: corsa, dinamismo, pressing alto, bava alla bocca. Ricetta eseguita alla perfezione dai suoi ragazzi, che al 15′ sono già in vantaggio. Bonucci sbaglia un facile appoggio nella propria trequarti, Nocerino (servito di prima da Robinho) può involarsi e scaricare il destro: deviazione decisiva dello stesso Bonucci ed il povero Buffon è spiazzato. San Siro ruggisce, ammira il dominio milanista e chiede a gran voce il raddoppio. Al 25′, sugli sviluppi di un corner corto, Mexés colpisce di testa a botta sicura, Buffon respinge, Muntari da due passi ribadisce in rete. Inutile il tentativo disperato del portierone juventino: la palla entra di quasi mezzo metro, Tagliavento indica il centro del campo ma l’assistente Romagnoli interviene, non concedendo il gol al Milan. Clamoroso, pazzesco, scioccante. Sul ribaltamento di fronte, Abbiati dice no ad un potente mancino di Estigarribia. Nel finale di tempo, Van Bommel e Vidal fanno la barba ai pali delle rispettive porte avversarie.

E’ un intervallo surriscaldato. L’ad rossonero Adriano Galliani, secondo quanto riportato da Mediaset, si reca nel sottopassaggio e si scaglia dialetticamente contro Tagliavento e Antonio Conte. Ne nasce un battibecco che si esaurisce con la fuga da San Siro dello stesso Galliani, letteralmente infuriato. Nel frattempo scatta la ripresa: c’è Pepe al posto di Estigarribia nella Juve, Allegri risponde con El Shaarawy in luogo dell’anonimo Pato. La tensione si taglia col coltello: Mexés, a palla lontana, rifila un pugno all’ex compagno Borriello. Tagliavento e i suoi assistenti non se ne avvedono. Lo stesso Borriello lascia il campo a Vucinic al 54′. Il Milan sembra mantenere il predominio del match, in virtù di un’eccelsa attenzione difensiva e di ripartenze veloci. Ma la Juve, in silenzio, progetta la lenta riscossa. Il primo avviso? Al 69′, quando Abbiati è strepitoso nell’opposizione in uscita su Quagliarella, servito ottimamente da Chiellini. L’attaccante napoletano è il terzo ad esser richiamato da Conte: dentro Matri. Tre minuti dopo Allegri si gioca la carta Ambrosini, fuori Emanuelson. Al 79′ ennesimo errore della disastrosa terna arbitrale: Matri realizza il gol dell’1-1, ma l’azione viene fermata per una posizione di fuorigioco che non c’è. L’ex attaccante del Cagliari si rifa all’83′: meravigliosa, superba, fantastica girata al volo di destro su cross dalla destra di Pepe. Anticipato Thiago Silva, incenerito Abbiati. Il settore ospiti esplode, il Milan si getta in avanti con le ultime forze, ma il risultato non cambia più. Nel finale ulteriore nervosismo: espulso Vidal per fallo da dietro su Van Bommel e piccola rissa all’uscita dal campo, con protagonisti principali Chiellini e Ambrosini. Frammenti, attimi, emozioni di un Milan-Juve che non finisce certo qui…

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