Home » Amarcord

I campioni degli altri : Hugo Sanchez

19 marzo 2012 1.741 views Nessun Commento

(A cura di Stefano Pieralli) Il Messico è da sempre una nazione dove il calcio è seguitissimo, specialmente a livello giovanile, ma raramente ha prodotto giocatori capaci di affermarsi ai livelli più alti nei campionati più seguiti e difficili. Hugo Sanchez ne è una straordinaria eccezionale, impersonificando il prototipo del centravanti non eccessivamente fisico, anzi piuttosto tarchiato, ma rapidissimo, telate e soprattutto spettacolare. Nato a Città del Messico nel 1958, arriva in Europa per vestire la maglia dell’ Atletico Madrid nel 1981 e vi rimane fino al 1985. Nella sua ultima stagione fra i Colchoneros conquista la Coppa di Spagna e il titolo di capocannoniere in campionato, diventando un obiettivo di mercato per i più blasonati cugini/rivali del Real Madrid. Il passaggio alle Merengues è scontato ed è con questa divisa che Sanchez scriverà le pagine più belle della sua carriera, diventando un autentico alfiere della squadra. A livello individuale saranno quattro i titoli di capocannoniere del campionato, una Scarpa d’Oro, ben cinque campionati spagnoli, più una Coppa del Re e due Supercoppe. E’ un Real Madrid rinato dagli ultimi deludenti anni, pieno di campioni e con un terminale offensivo ammirato in tutti i palcoscenici internazionali, fino a farlo diventare fra gli attaccanti più forti in assoluto nella seconda metà degli anni ottanta. A livello europeo è anche fra i protagonisti della conquista di una Coppa Uefa. La sua tipica esultanza con una capriola diventa un vero e proprio marchio di fabbrica, facendolo diventare un pioniere delle “ esultanze personalizzate “ a coronamento delle sue reti spesso spettacolari fra rovesciate e colpi di classe assortiti. Nel 1992 lascia il Real Madrid per cominciare un lungo girovagare tra vecchio e nuovo continente che lo porterà a vestire fra le altre anche la maglia della terza squadra di Madrid, il Rayo Vallecano. Per molti anni è il giocatore più rappresentativo della propria nazionale con la quale disputa tre Mondiali. Si ritira nel 1998 ma mai le sue gesta saranno dimenticate da chi ha avuto la possibilità di vederlo in azione.


Commenti chiusi.