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Serie A, Roma-Novara 5-2: show e tanti gol all’Olimpico. Luis torna a -4 dalla Champions

1 aprile 2012 1.274 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) La Roma approfitta del ko della Lazio al Tardini di Parma e, come ampiamente previsto alla vigilia, batte il Novara allo Stadio Olimpico. Gara piena di gol, sbloccata da Caracciolo (17′) prima della rimonta autografata Marquinho (25′), Osvaldo (34′) e Simplicio (56′). Nel finale il 2-4 di Morimoto (77′) e il pokerissimo di Lamela (93′). Giallorossi ora a -4 dal terzo posto dei cugini.

In avvio Luis Enrique è costretto a fare i conti con molte defezioni (Burdisso, Juan, Heinze, Cassetti, Pjanic, Borini). Al centro della difesa torna De Rossi, in coppia con Kjaer, sulle fasce i prescelti sono Taddei e José Angel con Rosi in panchina. In mediana spazio al trio Simplicio-Gago-Marquinho, davanti Totti è il suggeritore, Bojan e Osvaldo le punte avanzate. Nel Novara, Tesser si copre: 5-3-2 con Pesce sostituto di Rigoni in mezzo al campo e Jeda-Caracciolo tandem offensivo. L’inizio è piuttosto tranquillo, il torpore mattutino placa una Roma ancora in pigiama. A svegliarla del tutto ci pensa l’Airone: al 17′ Gemiti scodella dal centrosinistra, Caracciolo anticipa De Rossi e di testa la mette sul primo palo. Un colpo a sorpresa, l’Olimpico inizia a mugugnare, ma ai giallorossi basta alzare un filino il ritmo per rimontare. Al 25′ buon disimpegno di Osvaldo sul versante destro, bel traversone in area e Marquinho, lasciato solo da Paci, incorna in rete. Primo gol in Italia dell’ex centrocampista del Fluminense. Basta così? No, perché alla Roma un punto non basta. Ne servono tre. Al 34′ corner preciso di Totti, Osvaldo si libera della marcatura di Garcia e infila Ujkani, realizzando il suo decimo gol in campionato, terzo di testa del match. Il bomber ex Espanyol sfiora la doppietta personale al 38′, cogliendo la traversa (di nuovo di testa!) su ottimo cross di José Angel dalla sinistra. Si va al riposo, Roma avanti col minimo sforzo.

Nel Novara spazio al secondo portiere Fontana al posto dell’infortunato Ujkani. La sostanza del match non muta nella ripresa, i padroni di casa manovrano con relativa intensità e dietro rischiano troppo: né De Rossi né Kjaer appaiono in giornata di grazia. Il Novara sembra crederci e sfiora due volte il pareggio: al 48′ Caracciolo chiama Stekelenburg alla gran parata da posizione ravvicinata, al 55′ Jeda si beve Kjaer in area e calcia sul fondo col mancino. Errori madornali, i giallorossi non perdonano. Al 56′ azione confusa ma vincente: Simplicio sfonda centralmente, la palla arriva a Marquinho che calcia trovando la respinta di Fontana, Porcari sbaglia il rinvio e Simplicio, di nuovo in possesso, si esibisce in un pallonetto morbido e gustoso. E’ gol, è un grandissimo gol che esalta la Sud. Esce subito il brasiliano (dentro il redivivo Perrotta), nel Novara c’è Morimoto per Jeda. Il poker romanista è questione di minuti: al 62′ perfetta verticalizzazione di Marquinho per Bojan, che parte in volata e col sinistro, a tu per tu con Fontana, non sbaglia. Quinta rete stagionale dello spagnolo, Lamela prende il suo posto. Tesser si gioca l’ultima carta, Mazzarani, escludendo Jensen. Emozioni finite? Macché. Al 77′ Morimoto, nota bestia nera della Roma, scatta in posizione irregolare (non vista dal guardalinee) su assist di Caracciolo e beffa Stekelenburg. L’ultimo quarto d’ora è segnato da leggeri brividi di paura sulla schiena dei tifosi giallorossi. Luis rinforza la mediana con Viviani al posto di Totti, in pieno recupero è Lamela, lanciato in contropiede, a sfornare un delizioso mancino sul secondo palo, regalando alla Sud il 5-2 definitivo. -4 dal terzo posto, questa Roma ancora imperfetta può almeno continuare a sognare.

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