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Serie A, Lecce-Roma 4-2: Luis, ennesimo crollo. La Champions si allontana

7 aprile 2012 1.441 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) La Roma incassa l’ennesima batosta di questa stagione, perdendo per 4-2 al “Via del Mare” di Lecce. Partita senza storia per un’ora, le doppiette di Muriel e Di Michele sotterrano le ambizioni della squadra di Luis Enrique. Solo nel finale s’intravede una timida reazione dei capitolini, a segno con Bojan e Lamela. Il terzo posto valido per l’accesso ai preliminari di Champions League si allontana nuovamente.

In avvio Luis Enrique s’affida al classico 4-3-3 con Stekelenburg tra i pali, Rosi e José Angel terzini, Kjaer e Heinze al centro della difesa. De Rossi perno della mediana, ai suoi lati Gago e Marquinho. Davanti, Lamela e Bojan assistono l’ex Osvaldo. Nel Lecce, Cosmi punta sul 3-5-2 con Oddo, Miglionico e Tomovic davanti a Benassi; centrocampo a cinque formato da Cuadrado, Blasi, Giacomazzi, Delvecchio e Brivio; Muriel e Di Michele di punta. La partenza del match è piuttosto lenta, le due squadre restano guardinghe, preferiscono studiarsi. Basta la “solita” verticalizzazione a mandare in crisi la difesa giallorossa: Giacomazzi in profondità per Muriel (Kjaer e Heinze dormono), il colombiano salta Stekelenburg e deposita in rete a porta sguarnita. La risposta degli ospiti non c’è. Lamela e Osvaldo appaiono fuori partita, il centrocampo non garantisce qualità, gli esterni spingono poco e male. L’unico ad accendersi e a provare il tiro in porta è Bojan Krkic: al 38′ il canterano blaugrana, da fuori, esplode un gran destro deviato in corner da Benassi. L’ex Barça ci riprova al 44′ con un sinistro a giro (non ben calibrato) che si spegne sul fondo. In chiusura di tempo è di nuovo Lecce: azione carambolesca sugli sviluppi di un corner, Giacomazzi appoggia a Di Michele e conclusione vincente dell’attaccante di Cosmi. E’ 2-0, Via del Mare in festa.

Ogni tentativo di reazione romanista viene stroncato ad inizio ripresa. E’ sempre Luis Muriel ad incendiare la platea salentina, inventandosi un gol mostruoso: lanciato sul centrodestra, il colombiano salta De Rossi, si accentra e scaglia un sinistro straordinario che s’insacca all’angolino. Capolinea del trionfo pugliese? Macché. Ancora Lecce, ancora difesa della Roma in bambola. Al 54′ Heinze sgambetta Muriel in area, è calcio di rigore. Dagli undici metri Di Michele è spietato e incenerisce di nuovo il povero Stekelenburg. Sembra uno scherzo, non lo è. Luis Enrique resta seduto in panchina con lo sguardo perso nel vuoto. Non s’arrabbia, non dà indicazioni, non fa scaldare nessuno. La squadra in campo giochicchia senza rabbia. In mezzora, l’unico lampo è una verticalizzazione di Marquinho per Osvaldo: destro a botta sicura, miracolo di Benassi. Solo nei minuti finali arriva un sussulto di vitalità. All’88′ Lamela, da destra, sfodera un bell’assist per Bojan, gran destro al volo dello spagnolo e gol dell’1-4. Un minuto dopo, direttamente su calcio di punizione, il Coco realizza la seconda rete con una splendida parabola a giro. E’ troppo tardi. La Roma perde ancora, e ripiomba nelle tenebre della mediocrità.

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