Champions League, Chelsea-Barcellona 1-0: muraglia “blues”, Messi non passa. Decide Drogba
(di Alessio Nardo) Incredibile a Stamford Bridge. Cade il Barcellona dei marziani sotto i colpi di un Chelsea “all’italiana” guidato, non a caso, da un allenatore italiano. Il catenaccione dei “blues” si rivela letale: finisce 1-0. Irretite le bocche da fuoco catalane, a decidere è un guizzo di Didier Drogba in chiusura di primo tempo.
Guardiola in avvio rinuncia a Piqué (panchina) e schiera Puyol al centro della difesa con Mascherano. A sinistra va Adriano. In avanti c’è Sanchez assieme a Messi e Fabregas. Nel Chelsea, Di Matteo s’affida al 4-3-2-1 sostituendo l’indisponibile David Luiz con Cahill. Trio di mediana composto da Lampard, Mikel e Meireles (escluso Essien), lo spagnolo Mata e Ramires assistono Didier Drogba. Dopo nove minuti la prima pallagol, tinta di blaugrana. Iniesta fraseggia con Messi e sforna un delizioso assist filtrante per Sanchez: l’ex Udinese, a tu per tu con Cech, tenta il pallonetto colpendo in pieno la traversa. Brividi forti, “ripetuti” al minuto diciassette. Messi crea il panico nella difesa inglese poi serve Iniesta: gran botta del centrocampista, respinta di Cech e tap in “osceno” e fallimentare di Fabregas. Quest’ultimo ci riprova al 26′, stavolta con una brillante azione personale. Entra in area da sinistra, ha la palla sul destro, se la porta sul mancino e conclude: Cech è di nuovo presente. E Messi? Il primo tiro del tre volte Pallone d’Oro arriva al 28′, di testa: Cech si distende e non si fa superare. Al 40′ l’argentino ruba palla a Mikel sulla trequarti e suggerisce in area per Fabregas: tocco sotto dell’ex capitano dell’Arsenal piuttosto debole, Cole salva sulla linea. Il monologo barcelonista sotto la pioggia non dà i frutti sperati (da Guardiola). Al primo vero tentativo d’attacco è il Chelsea a sbloccare il risultato. Lampard sottrae la sfera a Messi a centrocampo e lancia Ramires sull’out sinistro. Perfetto assist in area del brasiliano a Drogba: conclusione vincente, Valdes è battuto. Esplode lo Stamford Bridge.
Il gol carica ancor di più il Chelsea, che rientra nella ripresa con un solo “concetto” in testa: difendere in undici e “forse” ripartire in contropiede. Il Barça sviluppa un possesso palla quasi abominevole, ma una volta giunto al limite dell’area è costretto a fermarsi. La muraglia tinta di blu è invalicabile, i blaugrana ci provano al 51′ con una meravigliosa azione personale di Adriano: destro a giro respinto dall’onnipresente Cech. Al 57′ Fabregas scucchiaia per Sanchez, il cileno è vittima del “braccino” e tira malissimo a porta quasi spalancata. E’ l’ultima azione di Alexis, al 66′ entra Pedrito. Di Matteo fa fuori Mata (dentro Kalou), Guardiola si gioca le ultime due carte (Thiago Alcantara e Cuenca prendono il posto di Fabregas e Xavi). L’enorme mole di gioco del Barça sembra non produrre frutti, i minuti trascorrono impietosi, solo nel finale il Chelsea trema. All’88′ Messi scodella su punizione dalla trequarti, Puyol la spizza di testa e Cech devia in corner. Clamorosa l’ultima opportunità, al 93′: prima Pedro, di destro, coglie il palo. Sulla ribattuta Busquets ha a disposizione il più comodo dei tap in, ma spara alle stelle. Guardiola si dispera, Di Matteo esulta. Il Chelsea fa l’impresa, ma dovrà ripeterla tra sei giorni al Camp Nou.