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Le pagelle di Bayern Monaco-Chelsea: è la Champions di Drogba! Bravo Cech, flop Robben e Gomez

19 maggio 2012 1.991 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) Ottantatre minuti non memorabili, poi si scatena l’inferno. Il gol di Muller sembra spedire nella storia il Bayern di Heynckes, ma il Chelsea dimostra di avere sette vite. Drogba pareggia all’88′, in avvio di tempi supplementari Cech ferma Robben dal dischetto. La roulette dei rigori è agghiacciante. Il Bayern s’illude per la terza volta con l’errore di Mata, ma sbagliano anche Olic e Schweinsteiger. E la Champions prende la strada di Londra. Di Matteo vince la sua personalissima sfida: cinque mesi fa era il semplice “vice” del presunto genio Villas Boas, oggi è lui sul tetto d’Europa. E’ il successo dei senatori: Lampard, Drogba e Terry, che quattro anni fa assaporarono l’amarezza più grande sotto il diluvio di Mosca. Il Bayern perde la seconda finale degli ultimi due anni e molto lo deve alle prestazioni negative di Robben e Gomez. Le due stelle, tristi e appannate.

PAGELLE BAYERN MONACO

MANUEL NEUER 6
Drogba all’88′ lo punisce proprio sul suo palo. Ai rigori è protagonista, in porta e dal dischetto. Ferma Mata e batte Cech, ma non riesce a dire di no anche a David Luiz, Lampard, Cole e Drogba.

PHILIPP LAHM 6,5
Nonostante non possa vantare chili e centimetri a profusione, è un asso della copertura. Difende bene ed è sempre pronto a ripartire. Gara di ottimo livello.

ANATOLIY TYMOSHCHUK 6
Nasce mediano ma per l’occasione agisce da centrale difensivo. Gioca con ordine.

JEROME BOATENG 6
A volte scomposto negli interventi, ma riesce spesso a chiudere.

DIEGO CONTENTO 6
Non perde di vista i guizzi di Kalou. Spinge più nel primo tempo, mai con grandissima convinzione.

BASTIAN SCHWEINSTEIGER 7
Solito mostro del centrocampo. Spadroneggia lui, corre per tre, ci mette sempre la gamba ed è impeccabile nella doppia fase. Al “Bernabeu” segnò il rigore decisivo, stavolta sbaglia. E assapora un’amarezza indescrivibile.

TONI KROOS 6,5
Heynckes, in sostanza, gli chiede di fare il regista, mettendo la sua qualità al servizio della squadra. Lui risponde bene, sfruttando tecnica e palleggio. Da una sua invenzione nasce il provvisorio vantaggio di Muller.

ARJEN ROBBEN 4,5
Il giocatore più forte del Bayern, per una sera, diventa l’arma in meno. Aziona spesso la sua falcata, ma non finalizza mai come dovrebbe. Pian piano il livello della sua prestazione cala ancor di più, specialmente dopo il rigore consegnato tra le braccia di Cech. Ci si aspettava un altro Robben.

THOMAS MULLER 7
Giocatore di qualità, ma anche dedito alla corsa e al sacrificio. Lotta molto, incassa colpi duri (soprattutto da David Luiz), svaria lungo l’intera trequarti d’attacco. E’ suo il gol della (vana) speranza bavarese (dall’86′ DANIEL VAN BUYTEN 6 – Entra per gestire gli ultimi minuti, e invece il Bayern prende subito gol).

FRANCK RIBERY 5,5
Parte in progressione sul versante mancino, fatica a trovare idee interessanti una volta rientrato sul destro. Quando va al tiro, dosa male la potenza e non mette paura a Cech. Conquista il rigore ad inizio extratime ma s’infortuna nel contrasto, dovendo uscire (dal 97′ IVICA OLIC 5 – Il suo ingresso è una disdetta. Sbaglia un facile assist a Gomez al 108′ ed il quarto rigore tedesco).

MARIO GOMEZ 5
Altra enorme delusione della serata. Agire tra Cahill e David Luiz non è semplice, ma il Torero sbaglia praticamente tutto. Clamorosa la chance gettata alle ortiche al 42′: un rigore in movimento sparato alle stelle. Segna dal dischetto. Non basta.

ALL. JUPP HEYNCKES 6
Alla fine il suo Bayern si ritrova con un bel niente in mano. A dir poco clamoroso, dopo l’impresa stratosferica del Bernabeu. L’opportunità di giocarsi la finale di Champions in casa si è rivelata un’arma a doppio taglio. Troppi giocatori tesi, lontani dai loro abituali standard di rendimento. Certo, la differenza l’ha fatta anche la sorte. Stavolta più che mai “amica” del Chelsea.

PAGELLE CHELSEA

PETR CECH 7,5
Parte male, con una parata goffa e rischiosissima su sinistro di Robben. Più lucido nel proseguo, ferma l’olandese dal dischetto e nella roulette finale rimette in corsa il Chelsea respingendo l’esecuzione di Olic.

JOSE’ BOSINGWA 6
Chiamato in causa d’urgenza per l’assenza di Ivanovic, il portoghese (escluso dal ct Paulo Bento in vista degli Europei) si gode una gran bella serata. Se la vede con Ribery e il compito non è semplice. Riesce a cavarsela, alla fine esulta e balla come un ragazzino impazzito.

GARY CAHILL 6,5
Non fa rimpiangere Terry, giocando a testa alta, mettendoci fisico e concentrazione. Prestazione positiva.

DAVID LUIZ 6,5
Ricorda molto Puyol e non solo per la capigliatura. Sempre presente negli interventi in chiusura, gioca con grande cattiveria e là dietro è una garanzia. Un solo difetto: troppi falli. Muller ne sa qualcosa.

ASHLEY COLE 6
Deve affrontare a viso aperto Robben ed il comandamento è “non oltrepassare la metà campo”. Il senatore esegue, portando a casa umilmente la pagnotta.

FRANK LAMPARD 6
Lavora in pratica da difensore aggiunto, alzandosi pochissimo. Contributo silenzioso e prezioso. Perfetto dal dischetto nell’atroce serie di fine gara.

JOHN OBI MIKEL 6,5
Mena, randella, controlla e spezza il gioco avversario. Sempre puntuale, con fisico e determinazione.

SALOMON KALOU 6
Non ha la possibilità di esprimere a fondo la sua tecnica.. E’ costretto a collaborare dietro e in 84′ va solo una volta al tiro, trovando puntuale Neuer (dall’84′ FERNANDO TORRES 6 – Qualche buona giocata sul fronte offensivo. Campione d’Europa con la Spagna e col Chelsea, campione del mondo nel 2010. Di certo al Nino i trofei non mancano…).

JUAN MATA 5,5
Cerca di proporre delle soluzioni, ma non incide granché. E’ l’unico del Chelsea a sbagliare dagli undici metri.

RYAN BERTRAND 5,5
Schierato a sorpresa da Di Matteo, il 22enne esterno sinistro d’attacco non ruba l’occhio. Corre molto ma vede poco il pallone (dal 73′ FLORENT MALOUDA 5,5 – Entra per dare più qualità. L’atteggiamento del Chelsea resta sparagnino e finisce per penalizzarlo).

DIDIER DROGBA 7,5
E’ la sua Champions, in tutto e per tutto. Segnò a Stamford Bridge contro il Napoli, riaprendo un discorso quasi chiuso, sbloccò il risultato nel match di andata col Barcellona e stavolta “salva” i blues dall’inferno, pareggiando il gol di Muller al minuto ottantotto. Di Matteo gli assegna il quinto rigore, quello potenzialmente decisivo. Didier, freddissimo, non sbaglia. Palla da una parte, Neuer dall’altra. Ed è tripudio Chelsea.

ALL. ROBERTO DI MATTEO 8
Un allenatore baciato dalla Dea bendata. In pochi mesi ne ha viste di tutti i colori. Ereditò un Chelsea disastrato, sull’orlo della rifondazione, con un pesantissimo 1-3 da recuperare nel ritorno degli ottavi di finale di Champions col Napoli. Ha ribaltato la situazione arrivando ai quarti, battendo (con sofferenza) il Benfica. In semifinale, il Barça. Piccolo capolavoro di tattica e fortuna. Col Bayern l’ultimo atto, pazzesco. Il suo Chelsea ha vissuto momenti difficilissimi ma non ha mai mollato, restando aggrappato ad un sogno che sembrava irrealizzabile, e che invece è diventato realtà. In vetta all’Europa, con la FA Cup in tasca e la qualificazione per la Champions del prossimo anno. Caro Abramovich, come si fa a non confermare un allenatore così?

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