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News Sampdoria: Il prezzo dell’irriconoscenza….

5 luglio 2012 1.737 views Nessun Commento

(A cura di Luca Onorato) Sono passate diverse settimane dal gol promozione di Nicola Pozzi; una stagione vissuta sulle montagne russe coronata con l’obbiettivo che ogni sampdoriano voleva raggiungere fin dal giorno del gol di Pinilla, delle lacrime di capitan Palombo in uno scenario da Champions, stridente all’ennesima potenza col “dramma” sportivo che aveva per così dire coronato una stagione da incubo.
Poi, una campagna di rafforzamento (sic) che ha dato i suoi frutti malsani, una rivoluzione copernicana a gennaio quando nessuno ormai ci sperava già più, con il sesto posto che valeva i playoff distante 15 punti.
Una rimonta pazzesca, con Iachini al posto di un Atzori assolutamente inadeguato (come i vari Bertani, Piovaccari, Bentivoglio, Castellini…), un gioco a tratti divertente, due attributi grossi così e un primato nel girone di ritorno guastato dalle due sconfitte finali contro Pescara – Zemanlandia e Varese, a sesta piazza ormai raggiunta.
Dal Werder a Sassuolo ce ne cresce, quasi a simboleggiare la totale involuzione del progetto Samp nell’ultimo anno… e la finale thrilling con un Varese ricco di gioco e talento ma che ha pagato il dazio di una Samp troppo desiderosa di “tornare a casa” come recitavano le magliette celebrative a miracolo già ottenuto. Sì, perché di miracolo di tratta, e il suo artefice… bum, a casa, perché non all’altezza delle aspettative future.
Il tutto nonostante irisultati (e le clausole contrattuali…) facessero presagire il contrario.
D’accordo, il buon Iachini in A ha combinato poco o nulla, ma i modi in cui l’ormai ex tecnico è stato allontanato non gli rendono merito, né rendono onore al proverbiale stile Samp su cui la famiglia Garrone non sempre è stata grande ambasciatrice (soprattutto in materia di chiarezza verso i tifosi…)
E dopo la farsa Benitez (resta pure a pontificare su Eurosport, le panchine buone sono già piazzate…), le voci sui vari Gasperini, Rossi, Giampaolo e Deschamps, ecco riaffacciarsi sugli schermi della Serie A un Ciro Ferrara reduce da una gran bella parentesi con l’Under 21.
E già si ripensa in grande, con un centro sportivo all’avanguardia, lo stadio nuovo e soprattutto una politica incentrata sui giovani per rilanciare la Samp in orbita Europa.
Come contorno per un’ estate rovente in sede di mercato aggiungiamo anche le dichiarazioni d’amore mai sopite di Cassano (“i tempi non sono ancora maturi” sentenzia Garrone jr…), un ritorno graditissimo di Pazzini, e le voci su giovani di sicuro avvenire come Gabbiadini, Insigne e il promettente Guidetti dalla fredda Olanda. Staremo a vedere, ma finalmente pare che dal disatroso 2011 qualcuno delle alte sfere abbia imparato qualcosa.

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