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Preview Premier League 2012/13 (prima parte)

17 agosto 2012 2.336 views Nessun Commento

(Di Antonio Cupparo)

Dal prossimo week end si comincerà a fare sul serio e la Premier League, aprirà i battenti della stagione, con il City di Mancini che dovrà difendere il titolo conquistato dopo 44 anni dall’assalto dei cugini dello United forti del nuovo acquisto dell’ultima ora Van Persie, dal Chelsea che dopo la conquista della Champions si è rinforzato con gli arrivi di Hazard, Marin e Oscar. Dietro ci sono a mettere il bastone tra le ruote l’Arsenal, che col coltello tra i denti sta cercando di non farsi soffiare Song dal Barcellona, il nuovo Liverpool targato Rodgers e il Tottenham di Villas Boas che però dovrà fare i conti con la partenza direzione Madrid di Modric. Newcastle, Everton e Fulham sperano in un campionato tranquillo cosi come il Qpr, che con i soldi di Fernandes si è rinforzata in parecchi ruoli.

MANCHESTER CITY

Dopo due anni di ingenti investimenti, lo sceicco Mansour, nonostante non ci siano i problemi finanziari che hanno i cugini dello United, ha “chiuso” i cordoni della borsa lasciando in partenza a Mancini  10/11 della stessa squadra dello scorso anno, quella che ha vinto la Premier dopo 44 stagioni, il che la rende comunque la compagine da battere. L’unica vera faccia nuova del club è il mediano prelevato dall’Everton per 20 mln Jack Rodwell, che con molta probabilità sostituirà l’olandese De Jong che sembra prenderà la direzione Milano, quella nerazzurra. La difesa comandata dal nazionale Hart, potrà disporre del quartetto ben equilibrato Zabaleta, Lescott, Kompany, e Clichy, a centrocampo detto di Rodwell, c’è stato in carniere il sogno De Rossi, ma la Roma sembra abbia sparato alto, e allora ecco che Yaya Toure diventa ancora una volta il fulcro del City, con Barry (o Rodwell) che dovranno coprire le spalle all’inventiva di David Silva e Nasri con quest’ultimo alla stagione della definitiva consacrazione. In avanti Dzeko partirà senz’altro titolare nonostante voci di mercato, accanto ad Aguero, e sicuramente dopo l’ottimo avvio in Charity Shield verrà data chances ad “El Apache”  Tevez che quando vorrà potrà trascinare tutta la squadra.

MANCHESTER UNITED

Malgrado i 500 milioni di debiti dovuti alla folle gestione dei Glazer, la quale senza dubbio la quotazione a Wall Street non ha portato benefici, proprio negli ultimi giorni di mercato lo United ha messo a segno il colpo a sorpresa: Robin Van Persie, prelevato dall’Arsenal per la bellezza di 23 mln di sterline, l’olandese che farà coppia con il capocannoniere della scorsa stagione Rooney, insomma quest’anno Ferguson all’ennesimo anno sulla panchina dell’Old Trafford li in avanti potrà avvalersi dell’artiglieria pesante. E anche in panchina non si scherza con Welbeck, positivo con la nazionale agli ultimi europei.  Sopratutto avrà voglia di rivincita Chicharito Hernandez, che dopo l’esordio col botto, lo scorso anno, sia a causa anche l’infortunio di inizio stagione, sia per una sofferenza al turn-over, avrà voglia di spaccare il mondo, in attesa di  un Mourinho suo grande estimatore che farebbe carte false per averlo a Madrid. Un’altro acquisto doc è stato quello del giapponese Kagawa che in teoria è stato preso per fare la seconda punta, ma con l’arrivo di Van Persie, per lui si proliferà un cambiamento: o partirà dalla panchina, o dovrà trasformarsi in regista, il che non sarà facile visto il modulo tanto caro a Fergie, con due ali come Valencia e Young (Nani partirà dalla panchina), e due mediani come Carrick e Scholes, con quest’ultimo incredibilmente ancora sulla breccia. In rosa ci sono ancora il “meraviglioso” Giggs che darà il suo contributo di classe in piccoli spezzoni. Occhio a Nick Powell che col tempo potrà ritagliarsi lo spazio necessario per imporsi: l’ex Crewe Alexandra vanta colpi straordinari e sicuramente darà un valore aggiunto al centrocampo dei Red Devils, che avrà anche il Cleverley un elemento da seguire, oltre alle doti tecniche, anche per la sua duttilità tattica. La difesa ritroverà il suo leader, il capitano Vidic dopo il grave infortunio che lo ha tenuto fermo per parecchio tempo, è uno dei principali motivi per la quale lo United ha perso il titolo per differenza reti. Accanto a lui ci sarà Rio Ferdinand, una vera e propria garanzia, mentre ai lati, nonostante voci che volevano i Reds vicini a Baines, sarà confermato Evrà sulla sinistra, mentre a destra ci sarà la concorrenza tra i fratelli gemelli Da Silva: Rafael e Fabio con quest’ultimo in odore di prestito. Il tutto davanti allo spagnolo De Gea, che dopo un inizio tentennante, ha estratto dal cilindro prestazioni splendide. Per lui sarà la stagione della consacrazione, anche in vista della nazionale, con Casillas che dovrà guardarsi le spalle dal gioiellino anche lui di Madrid, ma nativo calcisticamente dell’Atletico.

CHELSEA

Dopo un paio di anni di leggero anonimato in chiave di mercato, ecco che Abramovich, forse invogliato dalla vittoria in Champions, ha speso moltissimo e ringiovanendo la rosa, dando in mano a Di Matteo una squadra che insieme al duo di Manchester, sarà in pole per la conquista della Premier. La partenza di Drogba sarà sicuramente pesante, ma vuol dire pure che verrà data la chances della vita ad “El Nino” Torres che partirà a differenza dell’anno scorso sarà titolare. Con i veterani sul viale del tramonto Lampard ed Essien, sono stati acquistati Oscar dall’Internacional e sopratutto Eden Hazard che insieme a Mata darà tanta di quella velocità e tecnica da mettere in difficoltà chiunque. In mezzo a c0prire le spalle ai due piccoli gioiellini ci saranno lo stantuffo brasiliano Ramires, che ha pure tanta qualità da dare, oltre ad Obi Mikel confermato come “volante”. Da seguire l’altro “piccolino” Marin acquistato dal Werder Brema che nel corso della stagione avrà il suo spazio, mentre in difesa sarà ancora Terry il leader con Cahill o David Luiz al suo fianco. Sulle fasce confermatissimi Ashley Cole e Ivanovic davanti ad uno dei migliori estremi difensori del mondo: Peter Cech. Per Di Matteo è stata installata una vera e propria corazzata, lui che per la prima volta guiderà la squadra dall’inizio, sempre  però con lo spettro di Guardiola, spesso nominato dalla stampa britannica ogni qual volta arriva un momento negativo. Good luck Roberto.

ARSENAL

A secco di trofei da sette anni, sempre sotto la guida di Wenger, i Gunners potranno essere la mina vagante del campionato. Certamente la partenza di Van Persie si farà sentire, ma gli acquisti di giugno Podolski e Giroud avevano probabilmente anticipato il tutto. Wenger abituato alle grandi partenze: Fabregas, Henry, Vieira, Nasri dovrà fare i conti con un’altro pezzo da novanta andato via dalle mure dell’Emirates. Arrivato dal Malaga Cazorla, la manovra dell’Arsenal si spera diventi più incandescente e meno laboriosa (lo scorso anno è stata la squadra con la percentuale più alta nei passaggi corti) e con Walcott che dal versante opposto si spera possa essere così, con appunto Giroud che sarà il perno li davanti a sfruttare la sua abilità in area di rigore. Foltissimo il roster li in mezzo al campo con Song (si spera che si resisti alle avances del Barça), Diaby e Arteta, elementi di tutto rispetto, oltre a Chamberlain, mentre si attende l’esplosione di Wilshere, vero e proprio talento dalla riabilitazione all’infortunio alla caviglia che darà quella classe necessaria. Nel reparto arretrato inizialmente non ci sarà Bacary Sagna che infortunatosi ai legamenti ha saltato l’europeo, il francese  verrà sostituito dal connazionale Djorou. In mezzo da ampie garanzie Vermaelen, mentre nutrono ampi dubbi Koscienly e Mertesacker. Promosso a pieni voti Kieron Gibbs che partirà nell’undici titolare sulla fascia sinistra, in porta malgrado un europeo macchiato dall’espulsione nella gara inaugurale con la sua Polonia contro la Grecia, confermato Szscesny.

TOTTENHAM

Ancora se non ufficiale, Modric si accaserà al Real Madrid per 26 mln, una cifra ragguardevole che soddisfa mister Villas Boas, che vorrebbe che la trattativa andasse in porto velocemente, in modo da poter avere sia M’Vila che Joao Moutinho, con quest’ultimo suo vero e proprio pupillo. Dopo una stagione straordinaria, gli Spurs hanno puntato su VB per poter quantomeno confermarsi li al vertice, ed in attesa dell’affare in uscita di Modric, sono stati acquistati l’islandese Sigurdsson che diventerà l’uomo chiave della linea mediana che vedrà senz’altro Parker in cabina di regia e Van der Vaart che avrà il compito di dare geometrie ed inventare, mentre Vertonghen agirà  in fase difensiva accanto a Dawson. In porta c’è ancora Friedel, ma si sognano ancora Julio Cesar e Lloris mentre si tiene d’occhio Jack Butland stellina dell’under 21 inglese e del Birmingham City. In avanti c’è poca scelta con Defoe che partirà titolare e avrà ai suoi lati schegge del calibro di Lennon e sopratutto di Gareth Bale, che delizierà la platea con le sue falcate lungo l’out sinistro e le immancabili pennellate sui calci piazzati, in un 4-3-3 che si spera sia spettacolare per il caldo pubblico del White Hart Lane.

LIVERPOOL

La maggior parte dei problemi del Liverpool nella passata stagione erano causati dalla mancanza di creatività in avanti, ed è  così la società ha pensato di rimediare affidando la squadra all’allenatore che aveva offerto il miglior calcio d’Inghilterra: Brandan Rodgers.
Il suo 4-3-3 cosi frizzante che ha fatto stupire tutti con il suo Swansea lo scorso anno adesso lo proporrà in quel di Anfield Road, dalla terra  di Galles si è portato con se Allen, giocatorino interessante, che darà verve al centrocampo dei Reds, a cui sarà affidata la scena a Steven Gerrard, che nonostante i dubbi sul suo ruolo in campo, è ancora il leader carismatico. Tornerà dopo l’infortunio Lucas Leiva che si occuperà (se ci riuscirà!!) più che altro di tamponare.  Se non arrivasse Sahin dal Real, Charlie Adam verrà confermato. Voci di corridoio danno l’ex Rangers in partenza Fulham in cambio dell’americano Dempsey. Oltre ad Allen, Rodgers ha voluto un’altra sua vecchia conoscenza portando via da Roma quel Fabio Borini protagonista della promozione con lo Swansea 2010/11. Proprio su Borini e sulla rinascita di Suarez sono concentrate le speranze del riscatto in avanti. Dall’uruguayano dopo le amichevoli estive si aspetta tanto. Carroll è sul mercato, ma per colpa del suo ingaggio gli acquirenti non arrivano, mentre verrà confermato a meno di colpi finali di mercato (vedi Dempsey) Downing, non proprio positivo la scorsa stagione. Rodgers non potrà contare su Bellamy che ha scelto di ritornare nella sua patria, il Galles, lui poteva essere utilissimo per il suo gioco frizzante ed imprevedibile. In difesa confermatissimo lo slovacco Skrtel, senz’altro il migliore dei suoi, e sarà affiancato dall’altro lungagnone Agger. Ai lati Johnson sulla destra e Enrique sulla sinistra si spera si integrino negli schemi di Rodgers.

EVERTON

Senz’altro tra le compagini della Premier messe meglio in campo grazie a Moyes, sempre molto difficile da affrontare, con un rendimento altamente costante. I Toffies dovranno certo fare a meno di Rodwell e Cahill. Il primo è stato sostituito da Gibson, che magari avrà meno gamba, ma dotato di geometrie e sopratutto di un bel destro dalla distanza, mentre Cahill dopo anni a Goodison Park è rimpiazzato dal ritorno di Pienaar. Moyes che gioca a 5 a centrocampo con 2 ali come Osman e Baines, avrà come centravanti boa il bomber croato Jelavic che sarà supportato da Naismith (i due compagni all’epoca nei Rangers), e in mezzo al campo la farà da padrone la chioma folta del belga Fellaini insieme anche all’esperto Phil Neville, mentre si aspetta con ansia l’esplosione di Ross Barkley vero e proprio talento che a 17 anni ha già lasciato il segno. In difesa confermati Hibbert sulla destra mentre in mezzo il gigante Distin farà coppia con Jagielka fresco della rete con la nazionale contro l’Italia lo scorso mercoledì. In porta Howard confermato malgrado non dia garanzia assoluta, ma comunque ormai dotato di esperienza necessaria, nonostante soffri ancora della sindrome di Tourette.

FULHAM

Via Riise, Johnson, Etuhu, Murphy, la compagine di Jol ha variato la rosa dopo l’ottima stagione passata, prendendo ancora gente esperta come il terzino destro Riether dal Colonia, il croato Petric ha rinforzare la linea d’attacco, oltre all’arrivo dal Wigan di Rodallega capace di giocare anche come esterno offensivo. In attesa dell’inizio, i Cottagers ci si aspetta un colpo finale, e dietro le quinte si vocifera una certo interesse per “l’Inzaghi di Scozia” quel Gary Hooper bomber impacabile dei Celtic. Si attende da Fulham un campionato tranquillo, con un mix di esperienza e giovani leve in rampa di lancio, in primis lo svizzero Kerim Frei prossimo gioiello del mercato, ed il napoletno Marcello Trotta che dopo aver spaccato le “porte” in League One, si appresta al grande salto in Premier. Si attende inoltre la definitiva ascesa del costaricano Bryan Ruiz, che ha si mostrato lampi, ma parecchi passaggi a vuoto.

NEWCASTLE

All’ombra di St.James Park ancora è cocente la delusione per la mancata qualificazione in Champions, dopo una stagione sopratutto all’inizio che ha visto i Magpies tra i protagonisti.  La squadra è rimasta pressochè la stessa con la linea avanzata di tutto rispetto con il senegale Papis Cissè che con i suoi 13 gol arrivato a metà stagione dal Friburgo, è diventato il beniamino dei tifosi. Al suo fianco il connazionale Demba Ba in una attacco tutto contropiede, mentre si attende molto da Hatem Ben Arfa al suo anno della consacrazione si spera. Il punto debole dello scorso anno è stata la difesa che è rimasta cosi come era, con Taylor e Coloccini centrali, il nostro Santon a sinistra e a destra Simpson. A centrocampo boss Pardew potrà contare sul nuovo arrivato dall’Ajax Anita pagato 8 mln, che verrà impiegato in più ruoli, elemento che lo stesso Pardew ha definito un eccezionale talento. Dalla Francia è arrivato a parametro zero Amalfitano dopo due buone stagioni in patria al Reims.

QPR

La società senza dubbio tra le più attive del mercato, ultimo l’acquisto fresco fresco di poche ore fa del portoghese Bosingwa a parametro zero. Una vera e propria rivoluzione quella fatta da Hughes, che prendendo in corsa il Qpr da Warnock, si è salvato sul rotto della cuffia. In porta è arrivato l’ex nazionale Green, che comanderà il reparto arretrato costituito dai nuovi Fabio (prestito dallo United) e Ryan Nielsen 34enne, neozelandese che dopo anni al Blackburn e la parentesi al Tottenham darà molta esperienza. Il punto forte degli Hoops è senza dubbio il centrocampo con un mediano tutto muscoli come Diakite arrivato dal Nancy, le geometrie di Faurlin, e la dinamicità e l’esperienza di Park Ju Sung. Se poi aggiungiamo Hoilett che con la sua velocità mette a sedere parecchia gente, e sopratutto Taarabt talento cristallino dal carattere focoso, allora Hughes a di che sbirarrirsi avendo in avanti un artiglieria pesante formata da Cissè, Zamora, Bothroyd e Johnson. Insomma si spera in una salvezza tranquilla, con qualcosa in più nel carniere (Berbatov??) che potrebbe far sognare Loftus Road

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