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TORINO-ROMA 1-2 – Gara ostica, decisa da una magia di Lamela. E ora San Siro…

14 aprile 2013 1.387 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) Ce l’abbiamo fatta. Vittoria difficilissima e preziosa, su un campo molto ostico e contro un avversario mai da sottovalutare come il Toro di Ventura. Prestazione (la nostra) appena sufficiente, di certo non esaltante, e super prodezza di Erik Lamela che al 60′, sull’1-1, ha deciso di mostrare a tutti le sue grandi potenzialità. Sinistro a giro potente e preciso sotto l’incrocio. Un capolavoro, una gemma. Il quattordicesimo gol stagionale del Coco argentino che fino a quel momento, come del resto i compagni, non aveva incantato nessuno. Solite situazioni, soliti argomenti. Squadra un po’ così, fiacca, lenta, senza gioco né grande intensità. Stavolta almeno brava e attenta in difesa, tuttavia incapace di costruire azioni offensive con continuità. Andreazzoli ha riproposto di fatto il 4-3-3, bocciando il suo cavallo di battaglia personale, la difesa a tre. Fuori Torosidis, Marquinhos, Marquinho, Florenzi, Totti e Destro dall’inizio. Dentro Piris, Burdisso, Balzaretti, Perrotta, Dodò e…(udite udite) il desaparecido Pablo Osvaldo.

Proprio lui, proprio Osvaldo ha sbloccato il risultato al ventiduesimo minuto, sfruttando un buon cross di Balzaretti dalla sinistra e beffando Gillet con un morbido pallonetto aereo. 77 giorni di digiuno (ultimo gol a Bologna, il 27 gennaio), tante polemiche, un atteggiamento irritante e infine, la rete scaccia fantasmi. Che non basterà a ricucire il rapporto con i tifosi, ma almeno rilancia sul piano del morale un calciatore potenzialmente utile da qui a fine stagione. Anche a Torino non sono mancati gli scempi tecnici. Clamoroso l’errore di Burdisso in occasione del pari granata. Una marcatura su Bianchi da clip della Gialappa’s: sentiti ringraziamenti del centravanti del Toro e 1-1 alla mezzora. Poi, come detto, ci ha pensato Lamela in apertura di ripresa. Finale caldissimo, con Balzaretti espulso per doppia ammonizione (e molto polemico con arbitro e assistenti) e tante chance sia da una parte che dall’altra. Non sono mancati i brividi, ma il successo stavolta è arrivato. A sei giornate dalla fine, siamo ancora in corsa per l’Europa. Non male. Sopra l’Inter, in attesa dell’Inter. Mercoledì sera in Coppa Italia ci giochiamo quasi tutto, contro i malridotti resti della squadra di Stramaccioni.

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