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Miralem Pjanic, il pezzo forte del mercato della Roma

3 settembre 2011 3.191 views 3 Commenti

(Di Antonio Cupparo) Senza dubbio è stato l’acquisto più intrigante di questo calciomercato di Sabatini, tra l’altro effettuato l’ultimo giorno utile per i trasferimenti, insieme a Gago e Borini, oltre a Kjaer che in precedenza aveva effettuato le visite mediche. Parliamo naturalmente di Miralem Pjanic, il centrocampista che darà ancora più lustro alla recentemente rinnovata banda di Luis Enrique. Conosciamolo meglio :

CON LA MAGLIA DEL METZ

Miralem nasce a Zvornik, cittadina bosniaca confinante con la Serbia, il 2 aprile 1990, figlio d’arte (suo padre gioca tutt’ora in seconda divisione bosniaca ndr) vanta 3 nazionalità diverse: Bosnia, Francia e Lussemburgo. E proprio con il piccolo stato dove la sua famiglia è emigrata per via della guerra in Bosnia, che ha cominciato a giocare a pallone, nelle file dello Schifflange. All’età di 14 anni venne notato da osservatori tedeschi, austriaci e francesi.  Proprio dalla Francia è arrivata l’offerta che Pjanic ha alla fine accettato; quella del Metz, club che già in passato ha avuto tra le sue file un giocatore lussemburghese, il migliore della sua storia: Guy Hellers. Grazie all’ottimo centro di formazione e alle strutture molto moderne del Metz, Pjanic è cresciuto in un modo pazzesco, sopratutto dal punto di vista caratteriale. Ha fatto il suo esordio il Ligue 1 nel 2007 alla tenera età di 17 anni contro il Paris Saint Germain, in una partita dove la squadra amaranto aveva molti infortunati, tra cui Obraniak,Cygax, Barbosa e Cardy. Da quel momento in poi, Pjanic è divenuto più di un’alternativa, riuscendo a totalizzare la bellezza di 32 partite e segnando 3 gol, e come premio il primo contratto da professionista. Cominciano ad arrivare i primi occhi dei più grandi club europei, per questo giovanotto, dalla tecnica sopraffina, che i tifosi del Metz hanno rivisto nel loro idolo degli anni 90: Robert Pires.

PRESENTAZIONE AI TIFOSI DEL LIONE

Proprio l’Arsenal dove giocava Robert sembrava interessato alle sue prestazioni (ci avrà messo una buona parola lui??) , ma alla fine dopo la retrocessione in Ligue 2 del Metz, Miralem ha deciso di rimanere in Francia, accettando le avances della squadra più blasonata in quel periodo: l’Olympique Lione. Infatti In quell’anno il club Rodano, diventò ambizioso anche a livello europeo, acquistando oltre a Pjanic dal Metz per la bellezza di 7.5 mln, anche Ederson e Lloris dal Nizza. La stagione d’esordio per Pjanic non fu felicissima, sopratutto per via dell’infortunio occorso nel match contro il Sochaux, dove Stephane Dalmat gli rifilò un tackle bruttissimo, che gli costò la frattuta del perone. La sua assenza dai campi di gioco durò per circa due mesi. L’anno seguente, con la partenza di Juninho Pernambucano, Pjanic ha ereditato la maglia numero 8 del brasiliano, ed è proprio su punizione (il suo maestro è stato proprio Juninho ndr), che ha segnato il suo primo gol con la casacca del Lione, nel match dei preliminari di Champions contro l’Anderlecht : un calcio di punizione perfetto, con un tocco dolcissimo di destro, il suo piede preferito. Due giorni dopo anche il gol in Ligue 1, nella prima giornata contro l’Auxerre.

L'ESULTANZA AL BERNABEU

I tifosi viola della Fiorentina lo ricorderanno benissimo, dopo che Miralem li ha castigati nel match terminato 1-0 per i francesi nei gironi della Champions 2009/10, con un tocco da distanza ravvicinata, battendo Frey. Sempre in Champions League , un altro gol, su punizione, questa volta ai danni degli ungheresi del Debreceni. Lo stesso anno, il 2010, è stato decisamente da ricordare per Miralem, sopratutto per il gol rifilato al Bernabeu nel 1-1 al grande Real Madrid (i francesi persero a Stade Gerland all’andata ndr). L’anno successivo, per Pjanic, è arrivata la concorrenza in squadra di Yoan Gourcuff, con la quale Claude Puel, ha prima cercato di far convivere, ma poi alla fine ha abbandonato, a favore dell’ex milanista. Per Pjanic purtroppo si sono aperte quindi le sedie della panchina, con la maggior parte delle volte è entrato a partita in corso, senza diventare decisivo come in passato. Dopo 90 partite e 10 gol con la maglia del Lione , ecco che è arrivata la chiamata di Luis Enrique che lo ha chiesto espressamente per costruire la Roma del presente, ma soprattutto del futuro. Proprio così, perchè Pjanic come vedete nella sua carta d’identità ha solo 21 anni, e potrà solo migliorare, avendo già esperienza e qualità tecniche di primo ordine.

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