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Le pagelle di Novara-Inter: Rigoni è il protagonista, Paci insuperabile. Disastrosi Castaignos e Milito

20 settembre 2011 1.182 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) La grande serata del Novara è soprattutto la serata di Marco Rigoni, ex talento delle giovanili juventine, divenuto eroe in Serie A a 31 anni suonati. Il tempo, d’altronde, è sempre galantuomo. Bravo Tesser a costruire una squadra entusiasta e compatta, in cui spiccano le prestazioni sontuose di Paci e Morimoto, oltre a quella di Meggiorini. Il neoentrato Giorgi dà un gran contributo. Nell’Inter l’unico a guadagnare la piena sufficienza è l’eroico (e tumefatto) Julio Cesar. Si salvano appena Sneijder ed il neoentrato Obi. Male tutti gli altri, in particolare Castaignos e Milito. Il peggiore è comunque lì in panchina e si chiama Gian Piero Gasperini. Tanta, troppa confusione. L’esame alla guida di una grande squadra è clamorosamente fallito. Almeno per ora, Moratti permettendo.

PAGELLE NOVARA

SAMIR UJKANI 6
L’Inter non lo costringe ad interventi particolarmente difficili. Si diverte osservando i compagni trionfare.

PAOLO HERNAN DELLAFIORE 6
Rispolverato a sorpresa al posto di Morganella, l’ex parmense gioca con grande attenzione e concentrazione. Limita gli spazi a Forlan prima e Zarate poi.

MASSIMO PACI 7,5
Forse il migliore in campo. Lui e Lisuzzo sembrano Materazzi e Cannavaro del mondiale 2006. Insuperabile, le prende tutte lui: di piede e di testa. Gladiatore e leader del reparto arretrato.

ANDREA LISUZZO 6,5
Non si scompone mai, cavandosela nelle situazioni più burrascose e nei disimpegni più elementari. Una roccia. Non a caso lo chiamano il “sindaco”.

GIUSEPPE GEMITI 6
Affonda poco, quel che basta. Si limita ad annullare Castaignos nel primo tempo e a sorvegliare la propria zona di campo nella ripresa.

FILIPPO PORCARI 6,5
Tanti polmoni e tanta corsa. Da vero capitano.

IVAN RADOVANOVIC 6
Svolge un buon lavoro da schermo davanti alla difesa, andando anche a caccia del gol al 44′ con un tiro dalla distanza (dal 64′ FRANCESCO MARIANINI 6 – Dà il suo contributo nel concitato finale).

MARCO RIGONI 7,5
Corre come un forsennato, si “permette” il lusso di vincere i duelli a sportellate con Re Zanetti e nel finale si regala una doppietta memorabile. Dodici anni fa era la giovane stellina del vivaio Juve. Poi si è perso, cimentandosi in una dura gavetta: Ravenna, Cittadella, Triestina, Ternana, Pescara e infine Novara. A 31 anni ha finalmente la sua grande occasione. Sta iniziando a sfruttarla.

TAKAYUKI MORIMOTO 7
Non si vede granché nei primi 45′, ma cresce tantissimo nella ripresa. Corre, lotta, suda, affronta ogni contrasto dimostrando anche personalità. Si guadagna il rigore del 2-0 e costruisce splendidamente l’azione del 3-1.

ANDREA MAZZARANI 6
Ha talento e può dare di più. Al debutto ufficiale al “Piola” manda in gol Meggiorini e sbaglia la facile chance del 2-0 al 53′ (dal 67′ JEDA S.V. – Si vede poco. Dargli un’insufficienza, però, ci sembra ingeneroso).

RICCARDO MEGGIORINI 7
Riesce “da solo” a creare il panico nella difesa interista, giocando da punta unica. Va subito ad un passo dal gol al 1′ (Julio Cesar devia con l’occhio il suo sinistro) e lo realizza al 38′ con un perfetto inserimento in area, seguito da bolide imparabile sul secondo palo (dal 62′ LUIGI GIORGI 6,5 – Gamba, corsa e passo svelto. E’ un protagonista della ripresa, soprattutto nelle ripartenze. Impegna il guardiano brasiliano da fuori ed entra nell’azione del 3-1. Unico neo? L’errorino da cui nasce il gol di Cambiasso).

ALL. ATTILIO TESSER 7,5
In trasferta il suo Novara non aveva brillato molto. Tra le mura amiche ritrova la magica ispirazione delle due ultime promozioni e si scatena, devastando l’Inter campione del mondo. Reparti corti, giocatori concentrati e dediti alla causa. Sì, il Novara può salvarsi. Affidandosi all’entusiasmo irrefrenabile del “Silvio Piola”.

PAGELLE INTER

JULIO CESAR 7
Regge la baracca, come contro la Roma. Le para quasi tutte, arrivando persino a rimetterci un’occhio e giocando 90′ col volto tumefatto. Purtroppo i compagni non fanno nulla per evitare che Julio incassi tre gol.

LUCIO 5,5
Discreto nel primo tempo, quando cerca sempre la progressione offensiva, cogliendo le generali difficoltà d’impostazione della squadra. Nella ripresa si becca il sacrosanto giallo per evidente simulazione in area. Secondo episodio consecutivo di grave scorrettezza sportiva, dopo il “calcetto” rifilato a Stekelenburg sabato sera.

ANDREA RANOCCHIA 5
Tiene in piedi la difesa per un po’, poi va in bambola anche lui. Nel finale si fa sovrastare da Morimoto: fallo da rigore ed espulsione. Con tanto di ripetuti “vaffa” a Bergonzi.

CRISTIAN CHIVU 5
Parte subito col folle retropassaggio che causa l’occasione di Meggiorini e l’infortunio di Julio Cesar. Poi combina altri errori, viene ammonito, rischia il rosso e dà sempre la netta sensazione d’esser in affanno.

JAVIER ZANETTI 5,5
Ha l’alibi d’esser continuamente spostato di ruolo. Difensore, centrocampista, esterno. Il capitano dei capitani finisce per capirci poco. Non incide né sulla fascia, né da centrale accanto a Cambiasso.

WESLEY SNEIJDER 6
E’ l’unico a provarci davvero. Ispira le poche manovre interiste del primo tempo, andando al tiro tre o quattro volte. Nulla di speciale, ma Wesley almeno combina qualcosa (dal 67′ MAURO ZARATE 5,5 – Un po’ trequartista, un po’ ala sinistra. Non si capisce bene dove debba giocare. Quel che è evidente è che l’argentino non fa la differenza).

ESTEBAN CAMBIASSO 5,5
Annaspa a metà campo, trovandosi immerso in una serata incolore. Il gol all’89′ non lo salva dall’insufficienza.

YUTO NAGATOMO 5,5
Un po’ a sinistra, un po’ a destra. Ecco un altro giocatore utilizzato come un “pupazzo” da Gasperini. Il giapponese non è un fenomeno e oltre all’agonismo non garantisce granché.

LUC CASTAIGNOS 4,5
E’ la sua grande serata, Gasperini gli concede il posto da titolare. E lui che fa? S’addormenta. Spaesato e lento, annullato dal campo da tal Gemiti (dal 46′ JOEL OBI 6 – I suoi mezzi non gli consentono di stravolgere l’incontro. Si piazza a sinistra e fa quel che può).

DIEGO MILITO 4,5
Forse la peggiore partita del “Principe” da quando gioca in Italia. Parte centravanti, nel secondo tempo svaria. Non azzecca una giocata che sia una. Spento.

DIEGO FORLAN 5,5
Fa poco, ma c’è da dire che viene impiegato nel ruolo d’esterno sinistro d’attacco. Laddove, una volta, c’era sua maestà Eto’o. L’uruguagio s’impegna ma da buon centravanti soffre la posizione defilata (dal 46′ GIAMPAOLO PAZZINI 5 – Ha sul destro due ghiotte opportunità e le spreca. Serata storta pure per il “Pazzo”).

ALL. GIAN PIERO GASPERINI 4,5
Ormai è senza scuse. In quattro mesi non ha costruito una squadra, non ha coltivato un’idea precisa, stravolgendo di continuo formazioni e moduli. Prima 3-4-3, poi 3-4-1-2, poi forse la difesa a quattro. Anzi no, si torna al 3-4-3. Giocatori spostati, idee mai lucide, risultati sotto gli occhi di tutti. Cinque partite ufficiali: quattro sconfitte ed uno 0-0 casalingo. Si può continuare così?

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