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I Campioni degli altri: Romario

2 gennaio 2012 1.922 views Nessun Commento

(A cura di Stefano Pieralli) Con “ I Campioni degli altri “ parte una nuova rubrica che andrà ad occuparsi di grandi calciatori visti e ammirati nei campionati esteri o contro le nostre squadre nazionali e di club, senza mai sbarcare nel nostro calcio.

Uno degli attaccanti più ammirati, applauditi e capaci di accendere intere platee negli ultimi 25 anni risponde al nome di Romario, brasiliano classe 1966.
Di statura piuttosto bassa ma con un’ impostazione fisica robusta, riusciva in giocate fantasiose e gol spettacolari, aiutato da un baricentro basso che gli permetteva un controllo di palla ottimale unito ad una rapidità di primo ordine. Si segnala come una delle punte più interessanti del Brasile nel Vasco da Gama dove vince i suoi primi titoli, per poi essere ingaggiato dal PSV Eindhoven. In Olanda, seppur non si tratti di uno dei campionati più difficili, riesce a mantenere le promesse totalizzando uno score personale di reti stupefacente, contribuendo in modo significativo alla vittoria di tre campionati ed altri trofei nazionali. La piazza di Eindhoven gli va stretta così è il Barcellona ad assicurarsi le sue prestazioni per il biennio 93/95, con relativa vittoria in campionato e finale di Champions League nella prima positivissima stagione. L’ idillio purtroppo si interrompe improvvisamente nel gennaio ’95, ponendo fine alla sua avventura al Barça quando poteva far vedere all’ esigente pubblico blaugrana ancora tante magie. Comincia a questo punto un curioso andirivieni fra Flamengo e Valencia, in cui il “Baixinho” indossa a più riprese queste maglie senza mai perdere il vizio del gol, per poi ritornare nel 1999 al suo Vasco da Gama: tutto questo facendo sempre incetta di titoli di capocannoniere e trofei di squadra. Dal 2002 al 2004 è a guidare l’ attacco del Fluminense con una breve parantesi in Qatar, per poi tornare altre due volte al Vasco da Gama intervallando esperienze calcistiche in campionati minori. Con la nazionale verde-oro ha deliziato tantissime platee internazionali, realizzando 56 gol in 70 partite, vincendo il Mondiale nel 1994 (dove viene eletto anche come miglior giocatore della manifestazione), due Coppe America e un Confederations Cup, conquistando anche un argento olimpico a Seul ’88.
La sua è stata una carriera ricca di successi sia a livello personale che di squadra, rendendo Romario un autentico idolo in Brasile e uno degli attaccanti più forti e prolifici in assoluto, un concentrato di classe, rapidità e concretezza sotto rete, abbinato ad un tocco di bizzarria che lo rendevano un personaggio anche fuori dal campo.


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