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Serie A: Lazio, che figuraccia! Al “Barbera” è trionfo Palermo: 5-1

19 febbraio 2012 1.027 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) Un tracollo, una figuraccia, un’umiliazione. La Lazio di Edy Reja, in formazione ampiamente rimaneggiata, incassa cinque schiaffi al “Renzo Barbera” da un Palermo tosto e assai cinico. Tris nei primi 45′ autografato Barreto-Donati-Silvestre. In apertura di ripresa reti di Budan e Miccoli, nel finale gol della bandiera siglato da Kozak. Esordio assoluto in maglia biancoceleste per il 24enne Emiliano Alfaro (in campo dal 1′), attaccante uruguaiano giunto a gennaio dal Liverpool Montevideo.

E proprio Alfaro in avvio ad avere una ghiotta chance: lanciato in posizione di fuorigioco (non segnalata dall’assistente dell’arbitro De Marco), il neoacquisto laziale sparacchia sul fondo a tu per tu con Viviano. E’ una Lazio rabberciata, con Ledesma centrale difensivo accanto a Dias, Lulic terzino e Matuzalem regista di centrocampo. Dietro si soffre sin da subito: al 6′ gran traversone di Balzaretti da sinistra, Miccoli incorna sul fondo. Al 9′ ci riprova Alfaro: botta veemente al volo su rinvio di Silvestre, Viviano si distende e respinge la minaccia. Trascorre un minuto e la partita della Lazio, in sostanza, finisce: Miccoli, al limite dell’area, appoggia all’indietro per Barreto che scarica col destro e batte Marchetti. La sfera s’insacca a fil di palo: 1-0. Il Palermo non è sazio, anzi, al 20′ trova il raddoppio con una splendida azione personale di Donati. Il regista parte in progressione, si allarga sul centrosinistra, poi s’accentra e dal limite fa partire un destro spaventoso sotto l’incrocio. Gol da cineteca, “Barbera” in festa. La Lazio? Non pervenuta. Klose ed Hernanes assenti ingiustificati, Lulic e Candreva ci provano con idee spesso confuse, difesa colabrodo. Dopo i centrocampisti, cercano gloria i difensori rosanero. Al 35′ gran botta di Mantovani di un soffio al lato, al 42′ punizione da destra di Miccoli, stacco di Silvestre al centro dell’area e Marchetti è battuto per la terza volta.

All’intervallo Reja fa fuori Klose: spazio a Kozak in tandem con Alfaro. La sostanza della gara non cambia, il Palermo fa ciò che vuole. Arriva il momento di gloria delle punte: al 48′ Miccoli lancia Budan in solitudine, il bestione croato galoppa e trafigge Marchetti sul primo palo. Al 51′ verticalizzazione di Ilicic, difesa completamente tagliata, Miccoli solissimo (e in fuorigioco) può solo metter la sua personalissima firma sul trionfo siciliano. Sul 5-0 il Palermo si ferma, decide di non infilare il coltello nella piaga. La Lazio pian piano cerca di risalire e guadagnare metri, creando qualche rara occasione. Mancano gli stimoli nei ragazzi di Reja, afflitti e demotivati. Si rivede Mauri, dentro al 66′ per Alfaro. Mutti risparmia Budan e Barreto, inserendo Vazquez e Bertolo. Continua a piovere sul bagnato: al 74′ secondo giallo per Dias (disastroso) ed espulsione meritata. De Marco caccia anche Reja per proteste. Ultimi cambi nel finale: Scaloni sostituisce Hernanes, Della Rocca concede la standing ovation a Miccoli. Il gol dell’onore laziale arriva all’85′: un rimpallo al limite dell’area favorisce il destro vincente di Kozak, che ovviamente non esulta. Il triplice fischio, per Lotito in tribuna, è la fine di un lungo incubo.

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