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Le pagelle di Milan-Barcellona: AAA, Abbiati Ambrosini Antonini, tutti promossi. Messi fa paura, Iniesta in ombra

28 marzo 2012 1.771 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) Abbiati para, Antonini difende, Ambrosini protegge. Le tre A del Milan si rivelano essenziali per il raggiungimento di un prezioso 0-0. Brilla l’organizzazione difensiva dei rossoneri (bene anche Nesta), davanti male Robinho, solo a sprazzi Ibrahimovic. Finché resta in campo, Boateng è tra i migliori per classe e lucidità. Nel Barça, un nome su tutti, il solito: Leo Messi. Stavolta non segna, ma quando prende palla è sempre uno spettacolo per gli occhi. Piqué e Xavi fanno la loro parte, Keita non brilla, restano nell’ombra Iniesta e Sanchez.

PAGELLE MILAN

CHRISTIAN ABBIATI 7
Sa qual’è la sua missione: parare. Il più possibile. Mantiene la porta inviolata contro la squadra più forte del mondo, sventando almeno tre pericoli nitidi. Cosa chiedergli di più? Rischia il rigore per fallo su Sanchez al 16′, ma Eriksson sorvola. Per sua fortuna.

DANIELE BONERA 6
Parte a destra, chiude da centrale. Gara non facile, ci mette esperienza, mestiere e coraggio.

PHILIPPE MEXES 6
Sbaglia qualche appoggio di troppo nella prima parte di gara. Si riprende e chiude con attenzione.

ALESSANDRO NESTA 6,5
Finché il fisico regge, si rivede il Nesta dei bei tempi. Concentrato, preciso negli interventi. E’ costretto ad uscire nel finale (dal 76′ DJAMEL MESBAH S.V.).

LUCA ANTONINI 7
Non avanza granché e fa bene. Osso durissimo per Dani Alves, si guadagna l’ovazione del pubblico nel primo tempo con un gran recupero su Sanchez lanciato in porta.

ANTONIO NOCERINO 5,5
Ha corsa e dinamismo, ma a certi livelli emergono i suoi limiti tecnici. Spreca un contropiede importante nella ripresa, non tirando in porta da posizione favorevole, preferendo il servizio (sballato) in area. Verso chi?

MASSIMO AMBROSINI 7
Allegri temeva che l’assenza di Van Bommel si sentisse più del dovuto. Macché. Che partita del capitano! Tosto, ruvido, un po’ falloso, ma sempre efficace nei contrasti. Gladiatore.

CLARENCE SEEDORF 6
Lascia nel cassetto le giocate di classe e capisce che, pur a 36 anni e dopo una carriera mirabolante, c’è da far legna. Gran lavoro ed eccellente umiltà.

KEVIN PRINCE BOATENG 6,5
Sempre lucido nella gestione del pallone, forte nei contrasti. Uno dei tre fuoriclasse (veri) a disposizione di Allegri, assieme ad Ibra e a Thiago Silva, assente per l’occasione (dal 67′ URBY EMANUELSON 5 – Fallisce un’incursione in contropiede e molti controlli elementari in mezzo al campo).

ROBINHO 5
Nella serata meno indicata, rispolvera un “classico” del suo repertorio: il gol fallito a due passi dalla porta. Alla Egidio Calloni. Il fattaccio avviene al 3′: assist di testa di Ibra, destraccio al volo oltre la traversa. Sarebbe stato l’1-0, subito, pronti via. E chissà… (dal 52′ STEPHAN EL SHAARAWY 6 – Corre e rincorre. Poche palle giocabili).

ZLATAN IBRAHIMOVIC 5,5
Controllato con dovizia dai centrali blaugrana, si accende ad intermittenza, sprecando un’opportunità ghiotta a due passi da Valdes. Potrà riscattarsi al Camp Nou.

ALL. MASSIMILIANO ALLEGRI 6,5
La partenza a razzo mette a nudo le difficoltà del Barça, ma Robinho fallisce la pallagol del vantaggio. Messi s’accende e mette paura, la difesa rischia troppo e allora? Tutti dietro per un secondo tempo all’italiana: catenaccione e 0-0 in tasca. Al ritorno ci si penserà. D’altronde, contro il Barça non esistono grandi contromisure da prendere. L’unica è difendersi, sperando nel destino a proprio favore. Fra sei giorni servirà un aiuto divino.

PAGELLE BARCELLONA

VICTOR VALDES 6
Il Milan mette paura solo in avvio. Presente sul sinistro ravvicinato di Ibrahimovic.

DANI ALVES 6
Si propone continuamente sul versante destro, fatica a trovare la soluzione vincente. Trova in Antonini un fiero e valido oppositore.

JAVIER MASCHERANO 6
Gioca in difesa con estrema naturalezza, sciorinando un gran senso della posizione ed un’eccelsa qualità nell’impostazione.

GERARD PIQUE’ 6,5
Strarpante come sempre sul piano fisico, s’attacca ad Ibra e lo ostacola in ogni modo. Difficile da superare.

CARLES PUYOL 6
Soffre nei minuti iniziali, quando il Milan mette in campo un’intensità pazzesca. Pian piano si riprende, governando bene la fascia sinistra. Va ad un passo da gol nel finale, di testa, anticipando Mesbah sugli sviluppi di un corner.

XAVI HERNANDEZ 6,5
Regia preziosa, tocca svariate quantità di palloni, non sempre trovando compagni liberi. Va più volte al tiro, nel primo tempo Abbiati gli dice no, evitando il bis del gol realizzato a San Siro in autunno.

SERGI BUSQUETS 6
Buona partita da schermo davanti alla difesa. Recupera e distribuisce con lucidità.

SEYDOU KEITA 5
Si dice sia tra gli obiettivi di mercato del Milan. Di certo non fa una gran figura in quello che potrebbe essere, da giugno, il suo stadio. Abbastanza impacciato.

ANDRES INIESTA 5
Ha vissuto serate migliori. Si defila a sinistra, entrando raramente nel vivo del gioco. Quando tocca palla non illumina, e Guardiola lo richiama in panchina (dal 65′ CRISTIAN TELLO 6 – Da ala sinistra è una minaccia costante).

LIONEL MESSI 7
Come si fa a non dargli un bel voto, anche nelle partite in cui non segna e non stradomina? Ogni qual volta entra in possesso della sfera dà spettacolo. Accelerazioni, scatti, progressioni, idee, soluzioni. Stavolta non concretizza, ma è sempre il più forte di tutti. E già prepara il suo personalissimo riscatto al Camp Nou. Occhio Milan.

ALEXIS SANCHEZ 5,5
Gioca da punta pura, con Messi più arretrato. Guadagna un rigore (che Eriksson non vede) e resta sostanzialmente nell’ombra (dal 76′ PEDRO RODRIGUEZ S.V.).

ALL. JOSEP GUARDIOLA 6,5
Il Barça non ha segreti, ormai. Gioca così, gioca bene, gioca a calcio. Eppure, al giorno d’oggi, l’unica contromisura possibile resta il catenaccio estremo. Tutti dietro, stile Inter di Mourinho nel 2010, con l’aiuto dei Santi presenti in paradiso. E perché no, di qualche arbitro con la testa un po’ tra le nuvole. Il rigore su Sanchez c’era, e avrebbe probabilmente cambiato l’esito dell’incontro e del discorso qualificazione. Lo 0-0 è un risultato insidioso. Tra sei giorni Messi e soci dovranno comunque stare attenti. Battere il Milan non sarà una passeggiata.

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