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SAMPDORIA-ROMA 3-1 – Il “deb” Andreazzoli paga la tassa Delio Rossi

10 febbraio 2013 1.334 views Nessun Commento

(di Alessio Nardo) C’è poco da fare. Quando la Roma incontra Delio Rossi, è fatalmente costretta ad alzare bandiera bianca. Anche stavolta, a Genova, contro una Sampdoria appena discreta, i giallorossi chinano il capo e concedono i tre punti al tecnico romagnolo. Archiviata Zemanlandia, inizia l’era Andreazzoli. Un uomo entusiasta e in buonafede, che lancia subito la sua idea: il 3-4-1-2 con Lamela e Marquinho esterni di centrocampo ed il ripristino del trequartista, Pjanic, alle spalle di Totti e Osvaldo. Buon primo tempo, di richiamo luisenriquiano. Roma dominatrice del possesso palla, per tre volte al tiro con estrema pericolosità (Bradley e Pjanic sbagliano mira, Lamela trova una gran bella risposta di Romero). Samp inesistente, irretita dalla manovra avversaria e mai in grado di impensierire Stekelenburg (rientrante al pari di De Rossi). Le sensazioni all’intervallo sono pregne d’ottimismo e speranza. E’ un’illusione, l’ennesima.

E non è la sola. Perché la Roma, in avvio di ripresa, segna con Lamela. Ma dopo circa quindici secondi d’esultanza, arbitro e guardalinee si consultano annullando il gol (giustamente, causa posizione iniziale di fuorigioco di Marquinho). Dal potenziale vantaggio allo 0-1, il passo è breve. Tutto nasce da un errore in disimpegno di De Rossi a centrocampo, Sansone pesca Estigarribia in area ed il paraguaiano ex Juve beffa Stekelenburg in diagonale. Lamela e soci non mollano, ci credono. Osvaldo conquista un rigore, lo sottrae a Totti e lo sbaglia, calciando con irritante sufficienza tra le braccia di Romero. La Samp, sul versante opposto, è invece spietata. Sansone su punizione trafigge Stek e brinda al primo gol in maglia blucerchiata (un altro classico…). Lamela riaccende la speranza, Icardi sigla il 3-1 e spedisce tutti a casa. Con tanto di mini-rissa nel finale, protagonista un Delio Rossi particolarmente eccitato. A noi interessa poco. Quel che conta è il nono posto in classifica ed una situazione complessiva a dir poco deprimente. Qui, più che Andreazzoli, servirebbe un esorcista.

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